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Hub del turismo italiano, intesa fra Santanchè e commercialisti

Un 'catalizzatore per il vasto panorama dell'offerta nazionale'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Ministero del Turismo e Consiglio nazionale dei commercialisti insieme per l'Hub del turismo italiano, che si sta realizzando grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): in una lettera firmata dalla titolare del dicastero Daniela Santanchè e dal presidente dei professionisti Elbano de Nuccio, indirizzata agli Ordini territoriali della categoria, viene illustrato il progetto che, recita una nota congiunta, "si propone di collegare l'intero ecosistema turistico, attraverso il portale nazionale del turismo italia.it, fungendo così da catalizzatore per il vasto panorama dell'offerta turistica nazionale, a beneficio dei turisti italiani e stranieri", con l'intento di "coinvolgere gli operatori italiani, sensibilizzando le imprese sui vantaggi offerti e, quind,i sulla opportunità di divenirne parte attraverso la procedura accessibile al link: https://accreditamentotdh. ministeroturismo.gov.it/".
    Per il ministro l'intesa, "oltre a rappresentare un altro esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato, ci consente di compiere un ulteriore passo in avanti nel percorso di digitalizzazione dell'industria turistica italiana. Mettere a sistema il digitale significa implementare l'efficienza delle imprese, ottimizzare l'incontro tra domanda e offerta, e rendere più snello e competitivo il turismo", ha aggiunto Santanchè.
    A giudizio di de Nuccio, "anche per un pilastro della nostra economia quale il turismo, come per tanti altri, il contributo dei commercialisti può essere determinante. La sinergia con il ministero ci vedrà impegnati nell'illustrare alle aziende del settore da noi assistite i grandi vantaggi che possono derivare per loro dall'adesione all'Hub del turismo italiano. Proveremo a fornire un contributo concreto per il successo di un progetto che può rappresentare una grande opportunità di crescita per il settore", si legge, in conclusione. (ANSA).
   

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