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Santanchè, con decreto Pnrr riforma epocale per guide turistiche

Principi fondamentali della professione e fissa gli standard

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 APR - "La riforma dell'ordinamento professionale delle guide turistiche costituisce una svolta epocale che arriva dopo anni di incertezza e di frammentazione normativa. Una situazione che ha prodotto un lento depauperamento della professione di guida turistica, aprendo la strada all'abusivismo e allo svilimento di una delle più importanti professioni per la promozione della nostra Nazione nel mondo. Oggi ridiamo dignità a una figura essenziale, per unicità e competenze, per il settore del turismo e che rappresenta il nostro migliore biglietto da visita". Commenta così la ministra del Turismo Daniela Santanchè l'approvazione del decreto Pnrr che contiene al suo interno un pacchetto di norme relativo alla riforma del comparto delle guide turistiche.
    "È stato un percorso lungo ma condiviso con le associazioni di categoria che ci hanno accompagnato anche nel complesso confronto comunitario. La riforma - prosegue la ministra - permette l'acquisizione di una qualifica professionale univoca, regolamenta i principi fondamentali della professione e fissa gli standard di prestazione del servizio sul territorio, producendo un duplice effetto positivo: garantire la qualità dell'offerta e distinguere i professionisti presenti sul mercato." "Perciò, la legge prevede un esame nazionale con prove tecnico-pratiche per tutte le diverse realtà storico-culturali nonché programmi di aggiornamento professionale e percorsi formativi di eccellenza per accrescere costantemente il livello di preparazione e competitività dei lavoratori dell'ecosistema turistico, agevolandone l'inserimento nel mercato". "Inoltre, la nuova piattaforma che conterrà l'elenco nazionale delle guide turistiche permetterà a ogni operatore di avere un luogo visibile dedicato alla promozione delle sue conoscenze professionali e specializzazioni. Mentre il tesserino univoco identificativo permetterà l'accesso ai siti del patrimonio italiano e sarà il passaporto di riconoscimento della guida".
    "Questa riforma - conclude Santanchè - permetterà di rafforzare e valorizzare una professione capace di raccontare nella maniera più autentica l'identità, la storia e i valori che contraddistinguono la meraviglia che è l'Italia". (ANSA).
   

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