(ANSA) - ROMA, 26 LUG - Saranno i vacanzieri a stelle e
strisce i veri protagonisti del turismo straniero in Italia per
quest'estate. Gli statunitensi ad alto reddito, infatti,
rappresentano il 44% dei viaggiatori non italiani contro il 35%
del 2023, seguiti da tedeschi, francesi e britannici.
Ancora una volta saranno gli americani i big spender in
località iconiche come Capri, Forte dei Marmi, Portofino,
Taormina e Porto Cervo. Rappresentando anche il principale
mercato di riferimento nelle città d'arte, prima fra tutte Roma
in cui l'occupazione camere sfiora l'85%.
Ma il settore cresce anche a livello complessivo, con 1,5
milioni di turisti e 3 milioni di pernottamenti in più rispetto
all'estate 2023. E pure gli italiani, seppur con un occhio al
portafoglio, non rinunciano alle vacanze: il loro numero è in
crescita del 2%.
I connazionali, infatti, pur di risparmiare prenotano con
anticipo e si affidano alla formula del buy now pay later,
ovvero 'compra adesso, paga più tardi'. Hanno accorciato il
periodo di soggiorno optando, in un caso su tre, per i mesi meno
cari di giugno e settembre e per strutture più economiche,
sposando un approccio al viaggio basato sulla lentezza e la
sostenibilità e, se possibile, fuori dalle rotte turistiche più
affollate.
In agenzia il prodotto più venduto è la crociera, mentre la
scelta più diffusa per l'alloggio restano gli hotel (45%).
Cresce però l'interesse per case in affitto (30%) e per i viaggi
in camper (6%).
Il mare resta la località di vacanza per eccellenza:
preferite le acque di Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia. Ma
le alte temperature fanno anche registrare, in particolare a
luglio, un'impennata di richieste per la montagna, per un +2%
rispetto al 2023.
Sempre in quest'ottica, tanti gli italiani che fuggono dal
gran caldo scegliendo Norvegia, Svezia e Islanda, ormai mete che
sfiorano arrivi record con incrementi anche del 22%. Chi dispone
di un budget più alto e più ferie, invece, opta per Stati Uniti,
Giappone e East Africa. (ANSA).
Federturismo, i turisti Usa scelgono l'Italia, sono il 44%
Rispetto ai viaggiatori stranieri, di cui si attende +5%