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Il mondo del turismo riunito a Rimini, tra qualità e IA

Santanchè, risorse anche in manovra. Record occupati negli hotel

Redazione Ansa

Incontri, convegni, scambi di informazioni, tanta vita e tante professionalità, tanta resilienza più che dimostrata durante il Covid, tanta voglia di ricominciare ogni giorno con più forza. Rimini torna capitale del turismo italiano grazie alla partenza della 61/a edizione di Ttg Travel Experience, organizzata da Italian Exhibition Group (Ieg), che si svolge alla fiera in concomitanza con InOut - The Contract Community, l'appuntamento dedicato all'intera community dell'indoor e dell'outdoor per l'accoglienza turistica. Presenti le 20 regioni italiane e ben 66 destinazioni estere, 2.700 brand espositori, 55 start-up e oltre 1.000 buyer esteri provenienti da 75 Paesi, ci saranno oltre 200 eventi con 250 esperti in 9 arene.

Ad inaugurare la fiera la ministra del Turismo Daniela Santanchè, per niente "preoccupata" dalle vicende giudiziarie che la riguardano, ma entusiasta e completamente assorbita dalla sua mission: "Escludo che arrivi un rinvio a giudizio oggi, poi sono qui per parlare di politica e non c'è niente di attinente per quanto riguarda la mia attività politica e di ministro". E quindi turismo sia: "Dobbiamo smetterla di contare quante teste di turisti arrivano nella nostra nazione. Dobbiamo avere in testa che l'Italia - si infervora - è una nazione di qualità e non di quantità, per cui i numeri delle teste dei turisti dicono poco rispetto alla tendenza alla quale noi dobbiamo andare incontro, che è quella qualitativa. Perché il turismo non dev'essere una minaccia per i territori, dev'essere un'opportunità". La ministra, dopo aver invitato a lavorare uniti, a essere orgogliosi di quanto di bello l'Italia può offrire e di puntare alla qualità, parla poi dei numeri del turismo: "Il 2024 dovrebbe mettere un +2% di turisti nella nostra Nazione rispetto al 2023. Ma c'è un altro numero molto più significativo: abbiamo visto febbraio + 7%, a marzo +11, aprile una flessione, a maggio +13%: sono numeri altamente significativi perché vuol dire che stiamo riuscendo insieme, come squadra, a destagionalizzare".

Ottimi numeri anche dall'Osservatorio sull'Economia del Turismo delle Camere di commercio di Unioncamere - Isnart: Dopo una estate da "tutto esaurito", anche per l'autunno le previsioni del comparto ricettivo appaiono ottime: già vendute oltre la metà delle camere disponibili per il mese di ottobre (58%) ed il 45% per novembre e dicembre. Buone notizie dagli hotel: dopo i travagliati anni della pandemia, il settore alberghiero ha invertito la rotta: nel 2023 ha impiegato in media 224.026 dipendenti, con un massimo di 313.506 nel mese di luglio come emerge da una ricerca condotta dalla Federalberghi sulla base dei dati Inps. "È un valore record mai verificatosi nella storia del settore. Il precedente picco 210.132 lavoratori - sottolinea il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - era relativo proprio al 2019, anno precedente alla pandemia. Giovani e donne la maggioranza dei dipendenti, dai lavoratori stranieri un contributo essenziale". Sempre Bocca spiega come digitalizzazione e IA possano aiutare il settore ad andare più in alto: "Credo che l'intelligenza artificiale sia come una macchina di Formula 1: la devi saper guidare. Siamo molto in ritardo rispetto a quello che sta succedendo in giro per il mondo, ma siccome noi non intendiamo svendere il nostro prodotto turistico come stiamo facendo in altri settori e siamo gelosi dell'italianità del nostro prodotto, dobbiamo quindi formare delle persone in grado di guidare queste macchine. Non abbiamo nessuna intenzione di dare le chiavi dei nostri alberghi a grandi gruppi internazionali che hanno investito già nell'intelligenza artificiale e quindi guidano il mercato".

Spazio anche per la spinosa questione balneari. Da un lato la ministra dice che sulle concessioni demaniali "è stato fatto un grande lavoro, sono state spostate al 2027. C'è ancora questa interlocuzione con la Commissione europea ma sono convinta che anche i balneari dovrebbero essere contenti della situazione". Dall'altro il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio invita a fare lobby per "rimettere la questione all'attenzione del Parlamento europeo e della commissione Ue e togliamo i balneari dalla Bolkestein come avevamo promesso e proviamo a guardare al futuro in un modo diverso". Chiude con amarezza Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio: "La dichiarazione del ministro Santanchè sugli imprenditori balneari è sorprendente. Come ben sa, o dovrebbe sapere, l'intera categoria, nessuno escluso, è delusa ed insoddisfatta del provvedimento legislativo appena varato dal governo sulla questione nel decreto infrazioni".

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