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Alle radici di Halloween con il festival di Puca

Non solo tradizione ma anche musica e spettacoli

Redazione Ansa

 "They're arriving...". Se lo bisbigliano l'un l'altro con eccitazione e un po' di spavento i moltissimi bambini travestiti da streghette o zombie che tra poche ore parteciperanno alla grande parata di spiriti, demoni e portatori di fuoco a Trim e Athboy, i due paesi vicino Dublino nella storica Boyne Valley, dove per Halloween si tiene il suggestivo Puca Festival. Non saranno soli, con loro genitori e fratelli ma anche tantissimi anziani, protagonisti loro stessi sui carri addobbati con zucche si' ma anche rape (erano loro l'originale simbolo della festa), carote e altri frutti della terra. Protagonisti nonostante gli acciacchi anche delle danze imparate fin da piccoli al ritmo della travolgente musica irlandese.

Del resto se Halloween con il suo dolcetto o scherzetto e i suoi travestimenti e' ormai una festa esportata in tutto il mondo, e' qui nell'Irlanda contadina e piu' autentica il luogo in cui tutto e' cominciato. Halloween - dall'inglese antico All Hallows' Eve, "la notte di tutti i santi" - segnava la fine della stagione della luce e l'inizio dei giorni bui dell'inverno: in questo periodo di transizione i Celti credevano che ci fosse un'interazione tra il mondo dei vivi e quello dei morti e temendo di poter essere trascinati nell'aldila' dagli spiriti si travestivano a loro volta per confonderli.

Il festival di Puca e' ancora piu' speciale perche' si svolge proprio sulla Collina di Ward, nell'attuale contea di Meath, dove recenti scavi archeologici e antichi manoscritti suggeriscono che oltre 2000 anni fa con banchetti e festeggiamenti i Celti accendessero il primo falo' seguito da tutti gli altri nelle diverse zone d'Irlanda.

"Ci riempie d'orgoglio pensare che dalla nostra 'piccola' isola in mezzo al mare non solo sia partita la tradizione di Halloween, che ormai e' una festa enorme in tutto il mondo, ma anche tutto quello che c'e' attorno come i film di paura o lo stesso Harry Potter" dice il direttore del festival di Puca Martin Nolan. "Il festival - spiega Nolan, che e' anche un agente musicale e partecipa attivamente alle scelte musicali del festival - cresce di anno in anno, e' importante non solo per il gran numero di visitatori e il giro d'affari che supera i tre milioni ma anche per cio' che crea e che lascia sul territorio dove e' nato. Oltre ai 200 lavoratori impegnati ma ci sono tanti volontari e posso dire che tutta la comunita' collabora attivamente. È un modo per riappropriarsi delle proprie radici - conclude -, della propria identita' e farla conoscere al mondo".

Ma Puca non e' solo parate e riti antichi ma anche un fiume di musica, spettacoli, mercatini tradizionali, letture a lume di candela, visite culturali (in primis il bellissimo e magicamente ben conservato castello di Trim, dove sono state girate anche delle scene di Braveheart) e rappresentazioni teatrali nelle antiche dimore della zona. Le notti risuonano non solo di musica celtica ma anche delle canzoni scatenate di artisti internazionali famosi.

E per chi e' alla ricerca di qualche delizia per il palato oltre a fiumi di birra Guinness e Fish and Chips, si puo' assaggiare il pane dolce speciale barmbrack con uvetta e frutti rossi rinvenuti nel whisky e nel te' Earl Grey, il colcannon (verza e patate) e le mele al forno. E cercando bene si puo' rimediare anche un bicchierino del "non troppo legale" poiti' n, acquavite grezza fatta in casa distillando le patate. Gli anziani locali lo chiamano "acqua santa" e va bevuto tutto d'un fiato.

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