(ANSA) - ROMA, 03 NOV - Il sovraffollamento di alcuni luoghi
turistici con la conseguente necessità di regolare i flussi dei
visitatori, il traffico internazionale illecito di opere d'arte,
i cambiamenti climatici e il loro impatto sui beni culturali, e
la tutela del paesaggio. Sono temi cruciali per la conservazione
e la valorizzazione del patrimonio culturale di ogni paese e a
questi sono chiamati a dare una risposta i delegati Unesco che
arriveranno da tutto il mondo a Napoli, il prossimo 27 novembre,
per tre giorni.
"Siamo sicuri che arriveremo a un documento comune che
impegni le nazioni aderenti ad atti consequenziali nell'ambito
della cornice che insieme, in un dialogo democratico, civile e
garbato, andremo a definire" annuncia Sangiuliano presentando
l'iniziativa con Tajani e, in collegamento, con il sindaco di
Napoli, Gaetano Manfredi. "L'Italia ha molto da dire al
riguardo se non altro - ricorda Sangiuliano - perché è tra le
prime nazioni al mondo ad aver posto tra i principi fondamentali
della propria Costituzione la tutela del patrimonio culturale".
Tanto più perché, sottolinea Tajani, "l'Italia non è una potenza
militare ma una potenza culturale. Il nostro Paese ha il primato
dei siti patrimonio mondiale dell'Unesco. E noi puntiamo sulla
diplomazia culturale perché la cultura è un messaggio di pace".
E in questo contesto la scelta di Napoli per ospitare l'evento
ha un suo preciso obiettivo. "Credo che la scelta di Napoli sia
estremamente significativa, perché alcuni dei temi che verranno
affrontati, come quello dell'equilibrio tra la tutela dei centri
storici, lo sviluppo economico e il mantenimento della loro
identità, siano una delle grandi sfide che abbiamo davanti e
Napoli potrà mostrare quello che stiamo facendo" evidenzia
Manfredi. (ANSA).
Conservare l'eredità culturale, i delegati dell' Unesco a Napoli
Sangiuliano punta a un documento che impegni le nazioni aderenti