PARMA - Tradurre la fotografia da strumento di pura constatazione a strumento critico, di denuncia ma anche di riflessione, utile ad una presa di coscienza di quello che è la società italiana in pieno boom economico. Bianco e nero, aspetti ostentati ma anche culture e umanità rimosse, vite condotte all'insegna della differenza, della non omologazione, della sofferenza come della spontaneità e della naturalezza.
La mostra - con immagini di Giordano Bonora, Anna Candiani, Carla Cerati, Mario Cresci, Uliano Lucas, Paola Mattioli e Giuseppe Morandi - consente di 'vedere' come la fotografia, soprattutto negli anni '70, abbia avuto un ruolo importante nel sensibilizzare le coscienze intorno a questioni nascoste, dimenticate, se non censurate.
'Figure contro', foto della differenza
Rassegna realizzata con materiali provenienti da archivi Csac