(ANSA) - MATERA, 08 GIU - Oggetti rari di protezione,
impiegati per la terapia e gli interventi chirurgici, stampe,
fotografie, editti, "fedi'' o patenti di sanità che nel
Settecento consentivano ai marinai di viaggiare sulle navi con a
bordo merci. Sono alcuni dei 300 pezzi rari che attirano
l'attenzione di studiosi e visitatori nella mostra ''Pianeta
pandemia.
La mostra - visitabile fino al 5 settembre prossimo - di
stretta attualità, per l'interesse e le preoccupazione destate
dalla pandemia da coronavirus, è un viaggio interessante tra le
tante malattie infettive che hanno contrassegnato la storia
dell'umanità e la ricerca di soluzioni per combatterle e
debellarle, con la messa a punto dei vaccini. Oltre cento
pannelli didascalici illustrano, dal II millennio a.C. a oggi ,
l'emergere di malattie infettive che a tratti hanno assunto la
dimensione di epidemie: dalla lebbra alla peste, dalla sifilide
al vaiolo, fino ad Aids, Sars, Ebola e Covid 19 con le sue
varianti.
Una sezione della mostra, curata dal professor Gennaro
Rispoli, direttore del Museo delle Arti sanitarie di Napoli, da
Carmen Caccioppoli responsabile della programmazione culturale
dello stesso Museo e dall'architetto Biagio Lafratta, è dedicata
alla Basilicata con le testimonianze di Carlo Levi sugli effetti
della malaria curata con il chinino e il lavoro portato avanti
dal dottor Rocco Mazzarone sulle varietà di malattie, come la
tubercolosi, che colpivano la popolazione del secolo scorso.
(ANSA).
a Matera un viaggio nel 'Pianeta Pandemia'
Allestita nell'ex ospedale San Rocco fino al 5 settembre