(ANSA) - POMPEI (NAPOLI), 26 LUG - La ristrutturazione degli
edifici demaniali negli Scavi di Pompei ha portato gli
archeologi a una scoperta straordinaria: una tomba monumentale
che, molto probabilmente, è appartenuta a un impresario di
spettacoli di gladiatori nell'antica città sepolta dall'eruzione
del Vesuvio nel 79 d.C.
Morto un anno prima dell'esplosione del vulcano, il notabile
fu seppellito nell'area della Pompei denominata San Paolino. Per
la sua fama e la sua ricchezza gli fu dedicata una lunga
epigrafe su marmo che ora emerge dal terreno e rivela aspetti
della storia pompeiana e, quasi sicuramente, il nome dell'uomo
sepolto. Potrebbe trattarsi di Gneo Alleo Nigidio Maio, che il
popolo soprannominò "principe" della colonia, in segno di
gratitudine per i favolosi spettacoli che organizzava.
Nel nuovo sorprendente scavo, gli studiosi hanno rilevato per
la prima volta tracce dei pompeiani in fuga dall'eruzione.
"Sono visibili le striature lasciate da una carovana al di sopra
dello strato di due metri di lapillo".
Pompei, emersa la tomba di un impresario
Trovate tracce dei pompeiani in fuga dall'eruzione del Vesuvio