NAPOLI - Si chiama "Clic" ed è un acronimo che sta per Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse. É un progetto, finanziato nell'ambito di Horizon 2020 dedicato all'innovazione e al riuso di beni culturali, coordinato dal'Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (Iriss) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Il progetto, che ha una durata di 3 anni e coinvolge 15 partner provenienti da dieci Paesi europei, mira ad attrarre nuovi investimenti sostenibili dal punto di vista economico-finanziario per il recupero funzionale degli immobili e dei paesaggi in abbandono, in grado di generare impatti positivi sul piano sociale e ambientale, aumentare l'occupazione e promuovere la crescita culturale nei territori dei partner attraverso modelli di partenariato misti pubblico-privato-sociale e modelli specifici di governance, finanziamento e business per il riuso funzionale del patrimonio culturale.
Come prima sperimentazione, sono coinvolte la città di Salerno in Italia e Rijeka in Croazia, la regione Västra Götaland in Svezia, e la Fondazione culturale Pakhuis de Zwijger di Amsterdam in Olanda. "Accompagneremo anche il processo di selezione dei beni - sottolinea l'architetto Gabriella Esposito, ricercatrice senior di Iriss-Cnr - Con gli uffici tecnici del Comune di Salerno, per esempio, individueremo beni che possano attrarre grandi interessi e dare risultati". Viene dunque applicato anche ai beni culturali il modello di economia circolare, basato su riuso, riciclo, condivisione di risorse, puntano alla creazione di comunità e alla valorizzazione dell'esistente.
"L'Anci guarda con interesse al progetto - fa sapere Domenico Tuccillo, presidente Anci - perché ci sarà una applicazione concreta di questo modello a partire dall'esperienza che sarà sviluppata a Salerno e perché l'uso dei fondi europei consente una sperimentazione che ha lo scopo di intervenire sul patrimonio culturale utilizzando modelli di sinergia publico-privato, utili anche per la rigenerazione urbana". Per Luigi Fusco Girard, responsabile scientifico del progetto, ''l'obiettivo è elaborare nuovi strumenti che aiutino a valutare nelle scelte che si riferiscono alla trasformazione del paesaggio culturale e al riuso funzionale dei beni culturali, insieme con i nuovi strumenti di finanziamento".
"Occorre, cioè individuare un modello da applicare alle città, al patrimonio culturale, all'identità delle città e al suo cambiamento".
"A Salerno partirà entro l'anno. Dai risultati che si avranno a Salerno vedremo la possibile 'replicabilità' in altre realtà - conclude - Sono stati stanziati 5 milioni di euro in tre anni in tutta Europa per quattro città più altre 6 in area Ue più altre 6 in area extra Ue''.
Ricerca: economia circolare per beni culturali in un 'Clic'
A Napoli Iriss-Cnr presenta progetto valorizzazione patrimonio