(ANSA) - NAPOLI, 16 DIC - Una mostra, una piattaforma
multidisciplinare ma anche un manifesto di 'ecologia politica'
attraverso la ricerca artistica, intesa come la necessità di
costruire un nuovo rapporto tra gli esseri umani e l'ecosistema.
E' 'Rethinking Nature' al Madre, a cura di Kathryn Weir,
direttrice del museo d'arte contemporanea della Regione
Campania, curatrice associata Ilaria Conti.
Di spiritualità parla l' opera video Karikpo Pipeline di Zina
Saro-Wiwa, l serie di monotipi Defend Sacred Mountains di Edgar
Heap of Birds raccoglie la toponomastica delle popolazioni del
Nord America legata al rituale. La grande installazione dei
filippini Alfredo e Isabel Aquilizan, centinaia di case e piante
di cartone riciclato, è sviluppata in collaborazione con giovani
napoletani. La cascata di abitazioni e giardini che attraversa i
piani del museo, sospesa a una barca capovolta, fa riferimento a
Napoli porto mediterraneo e alle future forme di vita sull'acqua
che scaturiranno dall'innalzamento dei mari. Coinvolti il Museo
Archeologico Nazionale di Napoli (con Pan e Ermafrodito da
Pompei), l'Accademia di Belle Arti e l'Orto Botanico. ''Una
mostra necessaria in un momento storico come quello che viviamo
- dice Angela Tecce, presidente della Fondazione Donnaregina -
Non va mai dimenticato che l'arte contemporanea ha un ruolo
primario non solo per la rilettura dell'attualità e dei
meccanismi che ci circondano, ma anche perché contribuisce ad
aprire nuovi spazi di dibattito e confronto,''. Per Weir
''Rethinking Nature rivela come l'arte contemporanea stia
contribuendo ad una serie di processi culturali e politici in
grado di ripensare collettivamente i fondamenti etici
dell'esistenza nel mondo, facendo luce sulle forme di
interconnessione che legano il pianeta''. (ANSA).
Mostre: Rethinking Nature al Madre, arte e ecologia
A cura della direttrice Kathryn Weir, 50 opere da 22 paesi,