(ANSA) - ROMA, 15 LUG - Una decina di opere che raccontano il
percorso emotivo, immaginifico e artistico che lega il genere
umano alla terra: richiamando le famose mappe di Boetti o i toni
scuri e materici della Capri di Diefenbach e, prima di tutto, la
galassia immaginata nel 3600 a.C.
Le dieci opere dipinte a olio che vanno a comporre "Pianeta
Terra", esposte inizialmente nella sede di Capri e poi nelle
gallerie Liquid Art System di Anacapri, Positano e Ravello,
riprendono il tema animale evidenziandone la centralità nella
produzione artistica di Carla Chiusano. Se nel progetto
Celebrating Diversity tigri, leoni, cavalli e lupi si vestivano
di un mondo fatto di bandiere che si intersecavano o ricoprivano
completamente l'immagine, il palcoscenico di Pianeta Terra
condensa nella sola figura leonesca un mondo che torna ai suoi
elementi essenziali, omaggiando al contempo la geografia
dell'arte moderna e contemporanea. Forti richiami anche alla
cartografia storica nella ripresa di alcuni esemplari di mappe
dei venti e planisferi medievali.
"Il pianeta terra, secondo le attuali conoscenze scientifiche, è
l'unico pianeta multicolour e noi ne siamo figli e padroni. Con
questo progetto cerco di ripercorrere il modo in cui l'uomo lo
ha visto, rappresentato e immaginato. Dalle prime mappe, frutto
di studi basati su calcoli primordiali e arricchite con segni e
disegni per renderle più comprensibili ed esteticamente
piacevoli si è giunti, oggi, alle mappe estremamente precise,
tracciate dai satelliti'', racconta Carla Chiusano
La mostra "Pianeta Terra" è corredata di un catalogo, con testi
di Ermanno Tedeschi, Franco Senesi e Carla Chiusano. (ANSA).
Pianeta Terra di Carla Chiusano a Capri
Lo spirito del Leone e le mappe per la salvezza