(ANSA) - NAPOLI, 12 SET - Tre sale operatorie del Sud Italia,
fotografate da Pino Musi esattamente cinque minuti dopo il
termine dell'intervento chirurgico e l'uscita del paziente e del
chirurgo, e dieci minuti prima del riordino della sala, da parte
degli infermieri, per l'intervento successivo: è il contenuto
della mostra "_08:08 Operating Theatre" a cura di Antonello
Scotti, ospitata da Magazzini Fotografici a Napoli dal 17
settembre al 20 novembre. Le sale operatorie di '_08:08
Operating Theatre' diventano il campo di battaglia che Musi,
artista visivo di fama internazionale e docente, sceglie per un
"corpo a corpo" simultaneo fra sé stesso e gli elementi presenti
nello scenario perlustrato, a pochi istanti dal termine di
delicate operazioni chirurgiche.
È "un teatro senza attori, malati, medici e tecnici,
presentato nella sua nudità, senza palpiti, ma con gli umori del
post-factum resi attraverso i reperti, le scorie, i residui
dell'azione, i relitti di un combattimento, di uno stato di
emergenza che il bianco e nero disinnesca" suggerisce Musi
"perché è il corpo il protagonista assoluto quanto paradossale
di queste immagini, un corpo che è sul confine tra organico e
inorganico, un corpo senza organi, come lo dichiara, con
crudeltà senza redenzione, Antonin Artaud, in un testo, la
Lettera a Pierre Loeb, che è diventato un manifesto dell'arte
postumana". Come spiega Scotti, curatore della mostra:
"L'immagine è un recinto visivo dove il corpo è solo evocato, ma
mai presentato-rappresentato".
Ad ospitare la mostra è Magazzini Fotografici, APS nata da
un'idea della fotografa Yvonne De Rosa, che ha come finalità la
divulgazione dell'arte della fotografia e la creazione di un
dialogo a più voci che sia occasione di arricchimento culturale.
L'evento è realizzato in collaborazione con la Galleria Tiziana
Di Caro. (ANSA).
Mostre: scatti di sale operatorie tra un intervento e un altro
A Napoli tre ambienti del Sud ritratti da Musi. Dal 17 settembre