(ANSA) - NAPOLI, 14 DIC - Una mostra fotografica racconta un
Vesuvio intimo e ferito, all'indomani del devastante incendio
del 2017, per la prima volta esposta in una personale: si
inaugura il 15 dicembre (ore 17.00) al Mann - Museo Archeologico
Nazionale di Napoli (sale 25 e 26 della Collezione Farnese)
'Vesuvio, 11 luglio 2017', la mostra fotografica di Maurizio
Esposito, a cura di Chiara Pirozzi (fino al 19 febbraio).
Coinvolto come volontario sin dai primi momenti dell'incendio
per aiutare nei soccorsi, Maurizio Esposito ha successivamente
avviato una ricerca fotografica durata oltre tre anni. "La
fotografia mi ha permesso di cambiare la realtà, le scene di
morte sono diventate altro. Sono andato alla ricerca di
quell'energia vitale che era nascosta nel Vesuvio distrutto, nei
suoi colori, nelle sue forme e nella luce del sole. In quei
luoghi di morte ho cercato quello che era rimasto della vita",
spiega Esposito.
Diciotto fotografie dal grande formato, 100 x 71 cm,
avvolgono lo spettatore e lo accolgono nell'immagine, quasi come
a calpestare la fauna del sottobosco e a sentirsi parte
integrante e attiva del paesaggio.
'Vesuvio, 11 luglio 2017' è anche una riflessione sul
rapporto distruttivo tra uomo e natura, e sulla capacità di
riappropriarsi della relazione di appartenenza con il luogo
delle sue origini, anche dopo avvenimenti devastanti. La mostra
è stata realizzata grazie al sostegno di Ente parco Nazionale
del Vesuvio, Rdr e Collezione "i Cotroneo-Roma".
Il percorso espositivo della mostra si integra nella
Collezione Farnese custodita nelle sale del Mann, stabilendo con
essa un sottile dialogo fatto di storie, testimonianze e
memorie. (ANSA).
Al Mann il Vesuvio ferito di Maurizio Esposito
18 fotografie dopo il devastante incendio del luglio 2017