BOLOGNA - Un viaggio dove non importa la meta, ma ciò che accade durante il percorso, un'opportunità di conoscenza e scoperta che 'parte da casa e arriva a casa', una qualsiasi casa, una qualunque Itaca da raggiungere. E' la filosofia di 'It.
Saranno centinaia gli appuntamenti per valorizzare i luoghi e risvegliare una maggiore consapevolezza sociale, ambientale ed economica, attraverso progetti inclusivi e sostenibili di tutela e sviluppo: mostre, incontri, eventi in piazza, concorsi, camminate fluviali, itinerari a piedi e a pedali, 'free walking tour' per cittadini e turisti, laboratori, geo esplorazioni, degustazioni, presentazioni di libri e proiezioni di film. Si parlerà di valorizzazione paesaggistica, mobilità eco, accessibilità universale, rigenerazione urbana, promozione culturale, migrazioni, innovazione green e turismo slow. 'Main focus' di questa edizione è la delocalizzazione strategica dei flussi turistici, cui sarà dedicato il secondo weekend del festival (1-3 giugno) nei territori dell'Appennino tosco-emiliano, snodo nevralgico e simbolo di unione e collegamento strategico fra comuni.
Il decimo compleanno di 'It.a.cà' coincide con il premio per l'eccellenza e l'innovazione nel turismo (Unwto Awards) ricevuto a Madrid dall'Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite. "Partiti dal basso dieci anni fa - commenta il direttore Pierluigi Musarò, docente all'università di Bologna - ci prepariamo a festeggiare un traguardo importante con la convinzione di poter trasformare l'incoming in becoming, di coniugare la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini". Previsti appuntamenti anche in territori marginali e aree interne, per proporre soluzioni di sviluppo strategiche e sostenibili: cultura, progettualità, riflessioni sulle eccellenze paesaggistiche, identità storiche da valorizzare e momenti di formazione per la creazione di imprese integrate.
'It.a.cà' ha saputo nel tempo intrecciare reti di collaborazione grazie alle quali oggi molti enti, follower, Ong, strutture ricettive, consorzi e imprese sviluppano forme di coprogettazione attive e partecipate. Il tutto insieme a istituzioni come Mibact, Università di Bologna, Destinazione Turistica Bologna Metropolitana e Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese, che anche in questa edizione hanno riconfermato il sodalizio con la manifestazione. (ANSA).
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