(ANSA) - RIMINI, 9 LUG - Da Rimini a Piacenza, passando per
Bologna e naturalmente Forlimpopoli. Parte dall'Emilia-Romagna
il gran tour della Notte Bianca del Cibo italiano che il
Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo in
accordo con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali hanno proclamato per il 4 agosto nell' Anno del Cibo
Italiano, al fine di valorizzare il patrimonio enogastronomico
nazionale, dedicandola a Pellegrino Artusi (Forlimpopoli
1820/Firenze 1911), nel giorno della sua nascita.
Pellegrino Artusi con il suo ricettario, 'La Scienza in
cucina e l'arte di mangiar bene', tradotto in tante lingue del
mondo, realizza e aggrega una cucina nazionale che raccoglie e
sintetizza le tante tradizioni locali, ricomposte in un mosaico
che non appiattisce ma esalta le diversità.
"Siamo la Regione che detiene il record italiano ed europeo
dei prodotti di eccellenza - sottolinea Simona Caselli,
assessore all'Agricoltura della regione Emilia-Romagna - sono
ben 44 tra Dop ed Igp, oltre a 393 specialità iscritte
nell'elenco dei Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali) dalle
paste fresche alla biscotteria artigianale, per finire con i
formaggi e le carni. Il fatturato 2016 delle imprese
emiliano-romagnole del circuito Dop-Igp è stato stimato in oltre
2,7 miliardi di euro e l'agroalimentare di qualità è quindi il
nostro biglietto da visita sui mercati internazionali. Insieme
ad un ambasciatore della cucina italiana come Massimo Bottura,
miglior chef al mondo, Casa Artusi, punto di riferimento
internazionale per la cucina emiliano-romagnola e Parma città
Unesco della Gastronomia.
Stiamo accelerando sul versante della promozione e
dell'internazionalizzazione delle imprese e siamo impegnati in
vari progetti all'estero, con particolare attenzione sui mercati
emergenti. L'export agroalimentare regionale ha superato l'anno
scorso quota 6,2 miliardi (+5%), consolidando un trend di
crescita che prosegue da parecchio tempo. Nell'anno che celebra
il cibo italiano all'estero vogliamo fare ancora meglio,
puntando in particolare sui mercati del sud-est asiatico, Cina e
Giappone in testa, sul Canada, teatro della Settimana della
cucina italiana nel mondo 2018, e sugli Usa, che è il principale
mercato di sbocco del made in Italy. Lo sforzo che stiamo
facendo è quello di fare sistema con il mondo delle imprese, dei
consorzi e delle associazioni, come abbiamo fatto in occasione
delle ultime due edizioni della Settimana della Cucina italiana
nel mondo negli Stati Uniti (2016) e in Cina, nel novembre
2017".
"Il cibo è cultura e tradizione, legame col territorio e
traino di promozione turistica - commenta Andrea Corsini
titolare dell'Assessorato al Turismo dell'Emilia-Romagna - non a
caso la nostra Food Valley è indicata tra le motivazioni che
hanno spinto la prestigiosa guida Lonely Planet a incoronare
l'Emilia-Romagna come prima meta Europea nel Best in Europe 2018
davanti a nazioni come Spagna e Olanda. Un segno ulteriore
dell'attrattività delle nostre eccellenze enogastronomiche che
sono ormai ampiamente conosciute e riconosciute fuori dai
confini regionali e nazionali. E lo dimostrano i dati dei flussi
turistici sempre in crescita che a, fine 2017, hanno premiato le
città e i territori della nostra regione con cifre record:
presenze che hanno sfiorato i 57 milioni - 3,4 milioni in più
rispetto al 2016 - e arrivi oltre i 12 milioni, con un aumento
considerevole sia della clientela nazionale (+6,9% gli arrivi e
+5,6% le presenze) che di quella internazionale (+7,6 gli arrivi
e +8,9 le presenze). (ANSA).
La Notte bianca del cibo italiano
Il 4 agosto da Rimini a Piacenza gran tour dedicato ad Artusi