(ANSA) - BOLOGNA, 01 FEB - Fruscii di sete e filati preziosi,
fogge e accessori dalla infinita gamma cromatica, sontuosi
arredi dai bagliori dorati, inchini leggiadri tra dame
agghindate e gentiluomini in spadino. È un incontro tra due
delle più raffinate civiltà estetiche del Settecento italiano -
la bolognese da una parte, la veneziana dall'altra - quello che
va in scena nella mostra 'Le plaisir de vivre.
Promosso da Istituzione Bologna Musei-Musei Civici d'Arte
Antica in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia,
il progetto espositivo - curato da Mark Gregory D'Apuzzo,
Massimo Medica e Chiara Squarcina - costituisce l'apice
conclusivo delle celebrazioni che nel 2020 hanno accompagnato il
centenario del Museo Davia Bargellini e l'omaggio al suo
fondatore Francesco Malaguzzi Valeri, che il 30 maggio 1920 lo
inaugurò all'interno del senatorio Palazzo Bargellini nel corso
del suo incarico come Direttore della Pinacoteca di Bologna e
Soprintendente alle Gallerie di Bologna e della Romagna. (ANSA).
'Le plaisir de vivre', arte e moda del Settecento veneziano
Promossa da Bologna Musei e Fondazione Musei Civici di Venezia