BOLOGNA - L'universo ultrapop di Giuseppe Veneziano è visibile al pubblico nella mostra antologica 'True stories', a cura di Valerio Dehò, dal 16 giugno al 18 settembre a Palazzo Pallavicini di Bologna. Fumetti e cartoon rappresentano il mondo in cui l'artista è immerso, un luogo in cui cultura alta e cultura popolare convivono e si scontrano, rivelando attraverso "storie vere" le contraddizioni della realtà contemporanea.
Il risultato è un festoso 'mash up' in cui tutto convive, passato, presente e futuro coincidono e ogni distanza si accorcia. I supereroi dei fumetti e i miti del passato incontrano i personaggi e gli oggetti del presente in un'antologica di ampio respiro, in cui non mancano incursioni nella storia dell'arte, da Goya a Raffaello.
Inoltre, per la prima volta all'interno di un museo italiano, trovano spazio gli Nft (non-fungible-tokens) di cui Giuseppe Veneziano è tra i principali precursori. Crypto Nft, infatti, è il titolo di una delle sezioni della mostra e raccoglie una selezione di opere trasformate in sequenze animate. Molte le citazioni e i personaggi pubblici immediatamente riconoscibili, cui sono dedicate le diverse sale della mostra, suddivisa in sette sezioni: Superhero Crisis, My Artists, Mr. Quarantine, Sex Power, Losing My Religion, New Renaissance, Crypto Nft.
Giuseppe Veneziano è considerato tra i principali esponenti della corrente New Pop e del gruppo Italian Newbrow. Nasce in Sicilia nel 1971 e si laurea nel '96 in Architettura all'Università di Palermo, nel 2002 si trasferisce a Milano dove vive e lavora. Nel 2006 realizza la prima importante mostra alla Galleria Luciano Inga-Pin di Milano, l'anno successivo partecipa alla VI edizione della Biennale di San Pietroburgo ; nel 2009 partecipa alla 4/a Biennale di Praga e nel 2011 è invitato al Padiglione Italia della 54/a Biennale di Venezia. (ANSA).
L'universo ultrapop di Giuseppe Veneziano a Bologna
Dal 16 giugno 'True Stories' a Palazzo Pallavicini