FERRARA - Un percorso espositivo con oltre trecento fotografie, installazioni e filmati originali, proiezioni e incursioni musicali, un set fotografico e incontri con l'autore: dal 16 luglio all'1 ottobre Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, accoglie una grande antologica dedicata a Guido Harari, che ripercorre tutte le fasi della sua eclettica carriera tra incontri, cinquant'anni di fotografie e racconti, dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa, fino all'affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all'altro - editoria, pubblicità, moda, reportage - privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.
Il percorso espositivo prende le mosse dagli anni Settanta, quando Harari, ancora adolescente, inizia a coniugare la musica e la fotografia. Immagini e sequenze inedite, insieme a filmati d'epoca di backstage, videointerviste, il documentario di Sky Arte a lui dedicato e l'audioguida con la voce narrante dello stesso Harari conducono il visitatore nel cuore del suo processo creativo. La mostra propone anche una sezione dedicata alla passione per la curatela di libri intesi come una forma di "fotografia senza macchina fotografica" oltre che occasioni di incontri vecchi e nuovi, da cui sono nate le biografie illustrate di Fabrizio De André, Fernanda Pivano, Mia Martini, Giorgio Gaber e Pier Paolo Pasolini, e una dedicata a immagini di ricerca inedite che Harari realizza da qualche anno come sua personale forma di meditazione in progress. Una sezione di grande impatto sarà 'Occhi di Ferrara' dove, durante lo svolgimento della mostra, Harari esporrà via via i ritratti su prenotazione che realizzerà nella Caverna Magica, un set fotografico allestito alla fine del percorso espositivo. In contemporanea a Palazzo dei Diamanti viene presentata un'antologica, dal titolo Thesauros, dedicata ad Agostino Arrivabene, curata da Vittorio Sgarbi, che raccoglie quaranta opere, fra dipinti, disegni e sculture, realizzate dall'artista lombardo dal 1985 a oggi. (ANSA).
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