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A Bologna le torri di Kenzo Tange diventano una scenografia

Musica dal vivo, danza e videomapping dal Bologna Festival

A Bologna le torri di Kenzo Tange diventano una scenografia

Redazione Ansa

Dopo il successo ottenuto dalle spettacolari proiezioni sulla facciata della Basilica di San Petronio in Piazza Maggiore lo scorso anno, Bologna Festival presenta un nuovo evento che unisce musica dal vivo, danza e videomapping in programma il 18 e 19 luglio alle 21,30 in piazza Renzo Imbeni, uno dei luoghi più affascinanti di Bologna, dominato dalle monumentali Torri di Kenzo Tange. Progettate dal celebre architetto giapponese, con la loro altezza di 83 metri, le torri diventano una maestosa scenografia per una performance site-specific: corpi in movimento su tracce sonore disegnate dai più diversi strumenti a percussione, nel susseguirsi delle musiche di Steve Reich, Minoru Miki, Casey Cangelosi, Bach, Rubino-Mucchi, sino alle note di Iannis Xenakis, ispirate alla costellazione delle Pleiadi. Proprio nel finale, i ritmi e le timbriche particolari di Pleiades, stupefacente brano per percussioni del compositore-architetto greco, Iannis Xenakis, saranno il cosmo sonoro entro cui si muoverà il visual designer Luca Agnani, fondendo motivi celesti con le svettanti geometrie architettoniche della piazza. Il progetto Pleiadi. La Piazza si Accende, prodotto da Bologna Festival su idea di Maddalena da Lisca, vuole dare nuova vita ad una piazza frequentata quasi esclusivamnet dagli impiegati e addetti della Regione Emilia-Romagna che proprio in quelle torri ha la sua sede. La realizzazione del videomapping sul brano Peaux tratto da Pleiades di Xenakis è affidata al visual designer Luca Agnani, figura di rilievo internazionale nell'ambito della digital art, già apprezzato per la realizzazione del videomapping sulla storica facciata di San Petronio. Ogni brano musicale in programma verrà eseguito con uno specifico disegno luci o con un videomapping appositamente ideati; i movimenti coreografici creati da Paxton Ricketts, danzatore del Nederlands Dans Theater attivo anche come coreografo, vivono in suggestiva simbiosi con i movimenti sonori agiti dal Sonder Ensemble e Simone Rubino alle percussioni.
   

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