BOLOGNA - Nel 1517 veniva stampata a Bologna l'ultima edizione nota di Francesco Griffo protagonista, insieme ad Aldo Manuzio, dell'invenzione del carattere corsivo.
Ricorrendo i 500 anni da quella data, l'Istituzione Biblioteche-Biblioteca dell'Archiginnasio dedica 'I caratteri di Francesco Griffo' al maestro bolognese dell'ars artificialiter scribendi, nell'ambito del più ampio progetto 'Griffo, la grande festa delle lettere'.
Francesco Griffo, noto anche come Francesco da Bologna, rientrato nella città natale nell'ultima parte della sua vita dopo aver a lungo lavorato come intagliatore di caratteri in varie città italiane per molti stampatori-editori, avviò a Bologna nel 1516 una propria azienda tipografica, puntando sul sicuro successo commerciale di una collana di veri e propri best seller del suo tempo in edizioni in formato molto ridotto e quindi poco costose sia per lo stampatore sia per gli acquirenti. Libri di largo consumo e per questa ragione difficilmente conservati e di conseguenza, oggi, molto rari.
La mostra, organizzata da Istituzione Biblioteche e Archivio di Stato, presenta alcuni pezzi rarissimi conservati nelle raccolte dell'Archiginnasio - la biblioteca che possiede la più ampia collezione delle opere stampate in proprio da Griffo - in un percorso espositivo che ricostruisce il passaggio dalla scrittura a mano alla scrittura "artificiale" realizzata con i caratteri tipografici, che in Italia vide, nell'ultimo quarto del XV secolo, proprio Griffo fra i maggiori protagonisti.
Alcuni prestiti dalla Biblioteca Universitaria di Bologna e dalla Biblioteca Comunale Augusto Majani Nasica di Budrio, nonché dall'Archivio di Stato di Bologna, completano la mostra, articolata intorno a quattro temi: Le origini della tipografia; Gli esordi e la carriera di Francesco Griffo; La doppia innovazione del 1501: i portatili in corsivo; Tentativi di rivalsa e ritorno a Bologna. (ANSA).
I caratteri di Francesco Griffo
I capolavori del bolognese che inventò il carattere corsivo