BOLOGNA - Dal 17 luglio, ogni martedì sera fino all'11 settembre (escluso il 14 agosto), tornano al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna (strada Maggiore34) i concerti di '(s)Nodi', ottava edizione del festival "dove le musiche si incrociano". Organizzata dal 2010, la rassegna è dedicata a chi vuole vivere l'estate ascoltando musica dal vivo: un viaggio alla scoperta delle tradizioni legate all'uso e al suono degli strumenti, ma anche delle contaminazioni tra culture apparentemente lontane tra loro.
Si debutta il 17 con le musiche delle feste dell'arcipelago egeo suonate dall'ensemble Panighìri, per passare il 24 all'onirico intreccio del Mirra/Kone duo, con l'arcaica tradizione maliana che si unisce a improvvisazione e ricerca timbrica. Il 31 luglio tocca al 'liscio' romagnolo rivisitato nella chiave del folclore brasiliano proposto dalla Delicious Orchestra, poi del viaggio ancestrale degli Yoruba (7 agosto) che recupera e attualizza le radici africane della habanera latino-americana.
Dopo la pausa di Ferragosto, spazio all'affinità fra il canzoniere dell'Italia meridionale e il folclore balcanico, messa in musica dal Mazzotta/Galeone duo (21 agosto), al melting pot cromatico di Sorang, nel quale percussioni chitarre e sitar intrecciano arcaici raga indopakistani e blues afroamericani (il 28), ai Violini di Santa Vittoria, i canti e le danze del "paese dei cento violini" con la narrazione di Syusy Blady (4 settembre), per finire l'11 settembre con Craig Judelman & the Milksoup Orchestra, un ponte tra la melodia napoletana e le tonalità che echeggiano alle pendici degli Appalachi americani, con un omaggio al folk singer Pete Seeger.
'(s)Nodi' fa parte di Be Here-bolognaestate 2018, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna.
'(s)Nodi', musiche inconsuete a Bologna
Otto concerti dal 17 luglio, un viaggio fra suggestioni sonore