(ANSA) - TRIESTE, 22 SET - L'icona di Rocco di Montpellier -
divenuto santo perché, nel viaggio di devozione verso Roma negli
anni della peste in Italia (1367-1368), si accorse di aver
contratto il morbo e si autoemarginò nel bosco per non infettare
altre persone, e fu salvato da un cane che lo alimentò - fu
utilizzata come testimonial nell'attività di prevenzione della
peste. Prevenzione elaborata dalla Repubblica di Venezia, che,
negli anni successivi all'epidemia, costruì lazzaretti nei porti
dell' Adriatico che impedirono il diffondersi del morbo.
Iniziativa senza precedenti poi adottata in tutto il mondo.
Lo spiega la mostra "Venezia e Trieste sulle rotte della
ricchezza e della paura", inaugurata il 22 settembre (fino al 22
dicembre) al Civico Museo del mare, sede che in passato ospitò
il primo lazzaretto della città, dedicato a San Carlo, ultimato
nel 1730.
San Rocco figura prevenzione peste
Venezia realizzò barriera con lazzaretti. Una mostra a Trieste