(ANSA) - TRIESTE, 05 OTT - "La più grande sfida adriatica di
tutti i tempi, la volta in cui la vela, anche grazie alla
televisione, divenne sport nazionale". Inizia così a Trieste il
racconto della mostra, presentata oggi, "Il Moro di Venezia:
dalla Barcolana alla coppa America - 30 anni dalla vittoria
della Louis Vuitton Cup".
Le immagini, firmate da Carlo Borlenghi, fotografo ufficiale
delle sfide italiane in Coppa America, sono dedicate alla sfida
del Moro di Venezia all'America's Cup. Una serie di fotografie
scattate all'inizio degli anni Novanta, che ripercorrono la
progettazione della barca, lo stretto rapporto del Moro con la
sua Venezia, l'equipaggio capitanato da Paul Cayard, alcuni tra
i più emozionanti scatti durante le prove in mare e la magnetica
personalità di Raul Gardini. Immagini, ha spiegato Borlenghi,
che mettono in luce le differenze tra le barche di una volta,
"più belle", rispetto a quelle più moderne e che immortalano
l'azione dal suo interno. Con scatti rubati anche dalla cima
dell'albero ("mi ero arrampicato io, allora non c'erano i
droni"). E poi c'è "il lato umano di Raul Gardini, che è stata
la cosa più bella che io abbia mai avuto in una Coppa America:
ha creato un equipaggio di tutti giovani e con il suo carisma è
riuscito a condurre la coppa e vincere la Louis Vuitton".
"Conosco bene queste foto - ha ricordato poi Ivan Gardini,
figlio di Raul -perché sono per la maggior parte appese nella
cameretta di mia figlia fin da quando era piccola. E' sempre
un'emozione rivedere quell'impresa".
L'iniziativa è promossa in collaborazione con il Circolo
velico Ravennate ed espone anche cimeli dell'impresa, assieme
alla collezione vintage di Murphy & Nye, che vestì l'equipaggio
portando il made in Italy in Coppa America. Oggi Barcolana 54 ha
aperto il Villaggio di stand lungo le Rive della città, mentre
sale l'attesa per l'arrivo dell'Amerigo Vespucci in programma
sabato e per la tradizionale Coppa d'Autunno di domenica.
(ANSA).
La Barcolana celebra il Moro di Venezia a 30 anni dall'impresa
Foto di Borlenghi raccontano America's Cup e Raul Gardini