(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Una fiammata, un'esplosione
deflagrante, che però ha un prima e un dopo, anzi è un invito
perenne a ricominciare: è il 1968 che rivive alla Galleria
Nazionale d'Arte Moderna in una grande mostra allestita dal 3
ottobre al 14 gennaio. Esposte circa 80 opere provenienti da
raccolte pubbliche e private, fondazioni e gallerie, realizzate
da artisti come Kounellis, Schifano, Pistoletto, Merz, Boetti,
Ontani, Fabro, attraverso le quali è possibile ricostruire le
atmosfere di un momento, che forse più che di rottura, è stato
di passaggio.
'E' solo l'inizio. 1968' dà di fatto il via alle celebrazioni
per il cinquantenario di quell'anno che è stato in grado di
condensare, da solo, il vento di ribellione e speranza
rivoluzionaria che già soffiava ovunque. Una rivolta che non
lasciò indenne il mondo dell'arte, da alcuni anni al centro di
trasformazioni e sollecitazioni, mentre "si sperimentavano
linguaggi e materiali diversi", dice la curatrice della mostra
Ester Coen.
1968, il canone della sovversione
Alla Gnam parte la celebrazione del cinquantenario