ROMA - Un omaggio al mondo femminile, ma soprattutto un invito a scardinare le logiche opprimenti della violenza di genere, al di là dei secoli e delle culture: il 5 novembre sarà "Nu-shu Le parole perdute delle donne", la nuova azione scenica di Raffaele Curi, a celebrare l'attesa riapertura dell'Arco di Giano, unico arco onorario a pianta quadrangolare al centro della città, intitolato al dio bifronte proprio per la sua forma, chiuso al pubblico dopo l'attentato del 28 luglio 1993. Edificato dai figli di Costantino per celebrarlo dopo la sua morte nel IV secolo, il monumento tra i principali del Foro Boario sarà infatti fruibile gratuitamente a partire dal 13 novembre, grazie alla sinergia tra la Soprintendenza Speciale di Roma e la Fondazione Alda Fendi - Esperimenti.
L'Arco di Giano riapre con le parole perdute delle donne
Il 5/11 action di Raffaele Curi, dal 13/11 fruibile al pubblico