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Giovane donna, un Picasso cubista nel cuore di Roma

Mai esposto in Italia, dal 15/2 alla Rhinoceros Gallery Fendi

Giovane donna, un Picasso cubista nel cuore di Roma

Redazione Ansa

ROMA - Un gioiello del Picasso cubista nel cuore di Roma. ''Giovane donna'', tela dipinta nel 1909 dal genio spagnolo della pittura e mai esposta in Italia, arriva nella Rhinoceros Gallery di Alda Fendi dal Museo Ermitage di San Pietroburgo. Il dipinto sarà in mostra gratuitamente dal 15 febbraio al 15 maggio nello spazio espositivo di Palazzo Rhinoceros, in via del Velabro, il polo culturale progettato da Jean Nouvel, cuore delle sperimentazioni artistiche e culturali della Fondazione Esperimenti. Si rinnova con questo capolavoro la collaborazione con il Museo russo che allo spazio espositivo voluto da Alda Fendi ha già concesso 'l' Adolescente' di Michelangelo e 'San Pietro e San Paolo' di El Greco. Raffaele Curi, direttore artistico della Fondazione, affiancherà all' esposizione un percorso immersivo e multimediasle che miscela musica, danza (dal Ballet Nacional de España al balletto Parade di Erik Satie) e memorie fotografiche della vita del pittore, con un focus dedicato al rapporto tra l'artista spagnolo e l'attore italiano Raf Vallone. La mostra è organizzata da Il Cigno GG Edizioni in collaborazione con Ermitage Italia e Villaggio Globale International.

La giovane ritratta da Picasso è la modella Fernanda Olivier, sua amante per quasi otto anni. "L'artista rifiuta la rigidezza e la palpabilità materiale - scrive nel testo critico che accompagna la mostra Olga Leontjeva, curatrice della pittura francese della seconda metà del XIX e del XX secolo del Museo Statale Ermitage -. Il suo personaggio diventa quasi effimero, si dissolve nel gioco delle sfaccettature, delle macchie chiare, si fonde con lo sfondo". Il dipinto apparteneva a Sergej Ščukin, collezionista e mercante moscovita di opere del Modernismo francese, che lo acquistò direttamente dall'artista. Ščukin conobbe l'arte di Picasso a Parigi, dove il pittore si era trasferito a vivere nel 1904, frequentando l'appartamento di Leo e Gertrude Stein in Rue Fleurus che custodiva la raccolta più rappresentativa delle opere prodotte dall'artista fino ad allora. Fu Matisse nel 1908 ad accompagnare per la prima volta Ščukin nell'atelier di Picasso, dove potè ammirare Les demoiselles d'Avignon. Un anno dopo il collezionista acquistò la sua prima opera cubista e fu talmente affascinato da questa nuova pittura da volere tutta la serie di tele di Picasso del 1908. Alla Rhinoceros gallery sarà in mostra anche una rara fotografia della sala del palazzo di Ščukin dedicata a Pablo Picasso nel 1914, nella quale si vede anche l'opera Giovane donna, tra i cinquantuno lavori disposti su più file appartenenti al periodo blu, rosa e cubista del pittore.

Requisite dallo Stato a seguito della Rivoluzione del 1917, tutte le opere della straordinaria collezione Ščukin furono nazionalizzate e tenute per oltre trenta anni nei depositi, bollate come "decadenti". Nel 1948 una parte delle di esse venne destinata all'Ermitage e solo negli anni Cinquanta iniziò finalmente a essere esposta. La collezione di Picasso del Museo Statale Ermitage a San Pietroburgo con i suoi trentotto dipinti - e tra questi parte delle opere collezionate da Ščukin - è considerata una delle più importanti al mondo per completezza e qualità estrema.

Nell' allestimento pensato da Curi, il quadro emerge dal nero delle pareti in un sottofondo musicale che unisce Satie, Ravel e Stravinskij per condurre i visitatori nella Parigi di inizio Novecento. E poi la danza con videoproiezioni di coreografie spagnole fino alle immagini di Parade, il celebre balletto in un atto del 1917 della compagnia dei Balletti russi di Sergej Djagilev, con musica di Erik Satie, soggetto di Jean Cocteau, coreografia di Léonide Massine, programma di Guillaume Apollinaire e con la direzione artistica di Pablo Picasso, che disegnò il sipario, le scene e i costumi. E, infine, il racconto dell' amicizia che legò Raf Vallone a Picasso. Una foto lo ritrae a casa dell' artista a Parigi. In un'altra del 1958, scattata nel suo camerino, Vallone è in compagnia del pittore, di Jean-Paul Sartre e di Jacques Prévert, dopo il suo debutto parigino nell'opera teatrale Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller con la regia di Peter Brook, che ebbe ben seicento repliche. Alda Fendi, promotrice degli esperimenti della sua Fondazione, rende omaggio al mecenatismo di Gertrude Stein, che Picasso ritrasse a Parigi tra il 1905 e il 1906 nel celebre dipinto. "Con il suo gesto accogliente - dice - sceglie il talento di Picasso, ne è musa e talvolta consigliera, e tra le numerosissime donne amate dal pittore, forse la preferita.

Picasso, il diamante della Stein, regala, attraverso di lei, l'irradiazione che solo il genio sa donare, negando sé stesso al mondo". Fendi, insignita dal presidente francese Macron della Legion d' Onore, è innamorata di Parigi. Nei suoi soggiorni nella capitale abita in rue Bonaparte 42 nell' appartamento che fu di Jean Paul Sartre.

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