(ANSA) - ROMA, 24 GIU - Sono uno dei luoghi più suggestivi e
ricchi di significato della capitale. E tra le aree
archeologiche meglio conservate, con bellissimi affreschi di età
tardo-antica.
Si va da eventi come Un'esperienza nei sotterranei di Roma al
Symposium! Visita con degustazione di vini, lo spettacolo Un
giorno nell'antica Roma e, per i più piccini, Chi ha incastrato
Emilio Scauro, oltre a visite serali sotto il cielo stellato.
Situato proprio sotto la Basilica dei SS. Giovanni e Paolo, il
complesso archeologico fu scoperto nel 1887 da Padre Germano di
S. Stanislao, rettore della Basilica, e conta oltre 20 ambienti
ipogei su vari livelli, con pitture databili tra il III d.C. e
il Medioveo.
L'origine delle Domus risale all'inizio del II secolo, quando
l'area dell'attuale basilica era occupata da un edificio
residenziale di lusso a due piani, con tanto di impianto
termale. All'inizio del III secolo di fronte alla domus fu
costruita un'insula, un caseggiato a più piani diviso in
appartamenti in affitto, con ambienti commerciali al piano terra
e piccoli alloggi ai piani superiori per i ceti meno abbienti.
Tra la fine del III e l'inizio del IV, l'intero isolato fu
acquistato da un unico proprietario, che destinò il primo piano
ad abitazione signorile della famiglia, affrescandolo con le
pitture che ancora oggi brillano. È nella seconda metà del IV
d.C. che la tradizione cristiana colloca qui l'abitazione di
Giovanni e Paolo. Fu probabilmente il senatore Pammachio, ultimo
proprietario, a costruire la basilica nel V secolo. (ANSA).
Spettacoli e symposium per le Domus di San Giovanni e Paolo
Tra ipogei e affreschi, l'estate alle case romane del Celio