(ANSA) - ROMA, 21 NOV - "La bellezza non la puoi tenere con
un cancello chiuso. La bellezza va condivisa fra tutti".
"La nostra è un'avventura meravigliosa e pazzesca insieme",
sorride Ippolita, raccontando come suo papà Mauro, ingegnere e
medaglia d'oro olimpica di equitazione, scoprì questo luogo
quando lei aveva 12 anni, facendo su e giù per lavoro tra
Bologna e Roma. "Ci portò qui in un agosto caldissimo - dice -
C'erano solo ruderi, perché l'Abbazia era ridotta a pascolo, ma
pezzetto dopo pezzetto, in 20 anni, l'abbiamo tutta restaurata.
Quella che si vede oggi è stata fondata nel 1146, ma per la
presenza delle sorgenti qui ci sono sempre stati insediamenti,
sin dai tempi di etruschi e romani. È bello vedere lo sguardo
estasiato dei turisti, soprattutto nordamaericani, quando dal
chiostro si affacciano nel refettorio o scoprono la nostra
cripta". Oggi l'Abbazia è anche un'azienda agricola biologica
eco-compatibile che produce oli essenziali e si pensa a un
piccolo museo con la sua storia. (ANSA).
Dormire in un'abbazia con Dimore storiche di Airbnb
Domande raddoppiate in Europa. Ippolita, unico stupore turisti