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Philippe Halsman. Lampo di Genio

100 foto del grande ritrattista al museo di Roma in Trastevere

Redazione Ansa

ROMA - Il Museo di Roma in Trastevere ospita dal 6 luglio al 7 gennaio 2024 una selezione inedita di 100 immagini di vario formato, tra colore e bianco e nero, del fotografo Philippe Halsman, tra i più originali ed enigmatici ritrattisti del Novecento. L'esposizione 'Philippe Halsman.
    Lampo di Genio', a cura di Alessandra Mauro in collaborazione con l'archivio Halsman di New York e con l'agenzia Contrasto che hanno selezionato le foto, presenta per la prima volta in Italia una grande retrospettiva dedicata al geniale fotografo, ripercorrendone la visione e la vita. "Philippe Halsman ha firmato 101 copertine di 'Life', più di ogni altro fotografo; ha creato ritratti straordinari per la loro forza e introspezione - ha commentato la curatrice Alessandra Mauro - e con Salvador Dalí ha inventato immagini come vere performance artistiche. E' tra i più grandi ritrattisti della storia della fotografia, in grado di lavorare sempre tra intuizione immediata, lampi di genio e tecnica raffinata". L'originalità di Halsman è anche nell'aver inventato un metodo per divertire e sorprendere i suoi soggetti: li fa saltare di fronte all'obiettivo, creando il "jumpology", un gioco con il quale è riuscito a far saltare da Marilyn Monroe ai Duchi di Windsor, inaugurando un modo tutto nuovo di fotografare. Nato a Riga nel 1906, Halsman comincia negli anni Venti la sua carriera di fotografo e diventa celebre a Parigi negli anni Trenta, lavorando per riviste come Vogue e Vu. Negli anni Quaranta riesce a ottenere un visto per gli Stati Uniti grazie all'amicizia di Albert Einstein e, una volta sbarcato a New York, la sua fama di grande ritrattista si consolida ancora di più. Dalle collaborazioni con le grandi testate agli intensi ritratti ai protagonisti del mondo hollywoodiano, Halsman ha creato un genere e uno stile unico e rivoluzionario. Le immagini in mostra sono accompagnate da una documentazione selezionata come le copertine di Life, i provini, le testimonianze d'epoca e i filmati per ricordare questo grande interprete della fotografia e offrire allo stesso tempo un'originale riflessione sul ritratto fotografico, la sua genesi e la sua particolarità. E' un'occasione unica per ammirare le sue immagini, comprendere la chiave creativa e passare in rassegna i volti della cultura e dello spettacolo del Novecento.
    Foto dopo foto si entra nell'universo di Halsman, in un gioco visivo tra il fotografo, la personalità da riprendere e lo spettatore. Come ha detto Halsman, "Il risultato finale è un'altra superficie da penetrare, questa volta grazie alla sensibilità di chi guarda, cui spetta decifrare l'inafferrabile equazione tra il foglio di carta fotografica e la profondità dell'essere umano".
    Dal mese di settembre e fino a tutto dicembre la mostra sarà accompagnata da una serie di incontri, organizzati da Leica, con fotografi ritrattisti - Alessandro Albert, Simona Ghizzoni, Eolo Perfido e Toni Thorimbert - che proporranno la loro personale visione e tecnica su cosa significhi realizzare ritratti oggi, partendo delle opere di Halsman. L'esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con BNL BNP Paribas e Leica. Il catalogo è edito da Contrasto. (ANSA).
   

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