ROMA - Forse una musa, forse una baccante o anche una ninfa: è avvolta nel mistero l'identità della statua di straordinaria bellezza rinvenuta nell'area archeologica di Tusculum, l'antica città latina che la leggenda vuole fondata dal figlio di Ulisse e della Maga Circe. Qui, a pochi chilometri da Roma, nel cuore antico dei Castelli Romani, è stata infatti rinvenuta questa statua di epoca romana dalle fattezze raffinatissime che ha delle possibili "sorelle": tra loro l'Afrodite di Epidauro, esposta al museo nazionale di Atene.
La campagna di scavo da cui è emerso il reperto è stata condotta nell'ambito del progetto Tuscolo Eterna Bellezz@, nato in seguito alle ricerche archeologiche avviate dalla Scuola spagnola di Storia e Archeologia di Roma (EEHAR-CSIC) che hanno consentito di riportare alla luce i resti monumentali di un complesso termale di epoca adrianea. Venerdì 29 e sabato 30 settembre, grazie alla collaborazione on l'Associazione Frascati Scienza, la statua sarà per la prima volta esposta al pubblico alle Scuderie Aldobrandini di Frascati in occasione della Notte europea dei ricercatori. Successivamente sarà visibile anche nella fase de restauro che verrà condotto nel museo in una modalità visibile al pubblico. (ANSA).
L'enigma di Tusculum, riaffiora una statua di rara bellezza
Il reperto forse rappresenta una musa, una ninfa o una baccante