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Pozzo Specchio, a Roma l'installazione di Pistoletto

Nel Tempietto del Bramante per 150 anni dell'Accademia di Spagna

Redazione Ansa

La Real Academia de España, nelle celebrazioni del 150/o anniversario della sua fondazione, ospita nel chiostro del Tempietto di Bramante l'installazione 'Pozzo Specchio' di Michelangelo Pistoletto. L'opera è allestita all'interno del Tempietto che è uno dei simboli del Rinascimento, movimento che pone al centro dell'universo l'uomo e la fede nel progresso scientifico, concetti rappresentati dalla prospettiva. Stessi elementi che riguardano l'arte di Michelangelo Pistoletto - presente ancora nella mostra 'Infinity' nel chiostro del Bramante - che con i suoi quadri specchianti ribalta la prospettiva rinascimentale basata sul progresso e diventa una porta che rompe la parete, includendo lo spettatore e la dimensione reale del tempo.
    "Sono onorato di ospitare in questo meraviglioso cortile l'installazione del maestro Pistoletto - commenta Miguel Fernández-Palacios, ambasciatore di Spagna in Italia - che ci sorprende e ci fa riflettere con le sue opere dirompenti in un difficile equilibrio tra essere umano, natura e artificio. Come dirompente era l'arte del Bramante, che ha cambiato la storia dell'architettura".
    Incaricato dai re cattolici di Spagna di realizzare un piccolo tempio commemorativo per ricordare il martirio di San Pietro, Bramante scelse la struttura del tempio rotondo, simbolo di perfezione divina, circondato da 16 colonne, numero che Vitruvio indicava come perfetto. La cupola del Tempietto simboleggia la Chiesa trionfante nella gloria dei cieli, il peristilio rappresenta la Chiesa contemporanea militante e infine la cripta esprime il martirio di San Pietro. Sono questi luoghi simboli dell'architettura rinascimentale che oggi celebrano l'arte e il pensiero di Michelangelo Pistoletto, artista italiano tra i più rinomati al mondo, sottolineando l'importanza di una ricerca artistica e sociale che risulta sempre attuale.
    L'opera di Pistoletto fa parte di 'Oggetti in meno', una serie di lavori realizzati ed esposti tra la fine del 1965 e l'inizio del 1966 nel suo studio di Torino. "È un evento che fa dialogare due personaggi rivoluzionari della cultura italiana - ha commentato il curatore Raffaele Quattrone - un dialogo tra due mondi lontani eppure così vicini: quello dell'architetto, massimo esponente del Rinascimento, e di Pistoletto, artista contemporaneo che va al di là delle arti visive". "La rinascita accomuna i due artisti - continua il curatore - l'espressione di un inesauribile ottimismo verso l'uomo di Bramante e il rinnovo continuo di Pistoletto dell'attenzione per l'uomo, per la responsabilità dell'uomo".
    "è il destino che mi ha portato qui - commenta Michelangelo Pistoletto - dal Chiostro al Tempietto, entrambi opere di Bramante, architetto rinascimentale che è un ribaltamento verso il futuro. Questa è per me un'occasione straordinaria per mettere la mia opere in un luogo fondamentale della cultura cristiana, dove san Pietro è stato sacrificato". "Il pozzo d'acqua - prosegue l'artista - è il là dove cominciamo a riconoscerci, dove ci specchiamo come Narciso, ma è anche il luogo dove possiamo perire per orgoglio. Il pozzo significa vedere nel pavimento in profondità la nostra immagine dove nasce la cristianità".

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