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'Architetture inabitabili' alla Centrale Montemartini

In mostra a Roma 150 fotografie, video storici e testi inediti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Sono 8 le architetture 'inabitabili' illustrate e raccontate in modo suggestivo da 150 fotografie d'autore e video storici, in mostra fino al 5 maggio alla Centrale Montemartini di Roma. Il Gazometro di Roma, il Memoriale Brion di Altivole, il campanile semisommerso di Curon, il Cretto di Gibellina, il Lingotto di Torino, gli ex Seccatoi di Città di Castello, la Torre Branca di Milano e i Palmenti di Pietragalli sono le architetture protagoniste della mostra 'Architetture inabitabili', a cura di Chiara Sbarigia con Dario Dalla Lana. "Ho scelto luoghi iconici, che tutti vediamo e che sono perlopiù riconoscibili - ha commentato la curatrice - unici e suggestivi, e ho coinvolto scrittori e fotografi che ne raccontassero la storia, la genesi e la bellezza".
    L'esposizione riunisce le immagini di artisti contemporanei come Gianni Berengo Gardin, Guido Guidi, Marzia Migliora, Mark Power, Sekiya Masaaki, Steve McCurry, oltre ad alcune immagini di Francesco Jodice e di Silvia Camporesi, appositamente commissionate per la mostra. Il materiale, in gran parte proveniente dall'Archivio Luce Cinecittà e da altre prestigiose teche, dà un nuovo punto di vista sull'architettura, una concezione diversa da quella comunemente legata alla funzionalità abitativa. L'intento è di indagare il rapporto critico tra l'abitare e il costruire, partendo da 8 edifici italiani, emblematici di questa frattura. Sono, appunto, 'architetture inabitabili', che seppur impraticabili sono state avveniristiche e innovative e hanno una forte carica simbolica, emblemi della città in cui sorgono. "Abbiamo scelto luoghi italiani, da Nord a Sud, alcuni noti e altri dimenticati - spiega Chiara Sbarigia - in base anche al materiale d'archivio che avevamo e altri li abbiamo commissionati". "E' il racconto del Paese - commenta Dario Dalla Lana - e abbiamo scelto tipologie architettoniche diverse, legate all'agricoltura o all'industria, con tecniche e di epoche diverse". "Fotografare Torre Branca di Milano - spiega Francesco Jodice alla presentazione della mostra - è stata una bella sfida, perché volevo nobilitare l'oggetto, restituire alla torre la sua identità originaria di lanterna di Milano. E ho dovuto fare 5 incursioni notturne per raccontarla ma il lavoro artistico-artigianale è stato molto soddisfacente." La mostra è arricchita da un catalogo con testi inediti di 8 scrittori: Edoardo Albinati per il Gazometro, Stefania Auci per il Grande Cretto, Gianni Biondilo per la Torre Branca di Milano, Andrea Canobbio sul complesso del Lingotto, Francesca Melandri per il campanile di Curon, Andrea di Consoli sui Palmenti di Pietragalla, Tiziano Scarpa sul Memoriale Brion e Filippo Timi sugli ex Seccatoi di Città di Castello. Promossa da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata e realizzata da Archivio Luce Cinecittà, la mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19. (ANSA).
   

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