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Maxxi, le mostre autunnali dall'architettura alla moda

Da ottobre "InMotion", da novembre "Memorabile: Ipermoda"

Redazione Ansa

Come un giardino spontaneo, il museo Maxxi di Roma si popola di eventi, mostre e premi, sotto la presidenza di Alessandro Giuli e nel primo anno di Direzione artistica di Francesco Stocchi.
    Il primo appuntamento è con una mostra curata da Diller Scofidio + Renfro, studio di progettazione tra i più celebri e influenti al mondo con base a New York, che ne sarà protagonista e seguirà anche l'allestimento. Il progetto s'intitola InMotion e indaga l'eterna utopia dello spazio in movimento: la capacità di muoversi o modificarsi come un transformer è una caratteristica ricorrente del lavoro dello studio, che spesso ha usato il movimento anche per mettere in comunicazione arte e architettura (dal 25 ottobre). Contemporaneamente il Centro Archivi del Maxxi Architettura ospiterà da ottobre un focus sulla Torre Velasca, edificio icona di Milano, oggi di nuovo sotto i riflettori per un importante intervento di restauro. L'approfondimento, con la consulenza scientifica di Maria Vittoria Capitanucci e Tullia Iori, fa seguito alla recente acquisizione da parte del Maxxi dell'archivio dello studio BBPR.
    A Novembre, la mostra Memorabile: Ipermoda, organizzata in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana e a cura di Maria Luisa Frisa, che propone un'articolata costellazione di oggetti: abiti, accessori, ma anche immagini per raccontare il presente della moda, nella struttura creativa ed economica, nelle pratiche progettuali, nell'uso di tecnologie sempre più sofisticate, nei protagonisti e comprimari, e la sua aspirazione a essere, appunto, memorabile (da novembre 2024).
    Infine, la mostra monografica di fotografia che vede protagonista Guido Guidi, autore che ha contribuito a rivoluzionare il modo di rapportarsi al paesaggio contemporaneo.
    La mostra, a cura di Simona Antonacci e Pippo Ciorra e in collaborazione con l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, racconta la ricerca di Guidi dall'inedito punto d'osservazione del suo archivio - casa, studio d'artista, luogo di lavoro e di vita, e attraverso oltre 350 fotografie, quasi tutte vintage di cui molte mai esposte in precedenza (da dicembre 2024). 
   

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