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A Roma visite guidate al Venerabile Collegio Inglese

L'antica istituzione inglese apre le sue porte ogni sabato

Redazione Ansa

Ospizio per pellegrini, sede di una confraternita, palazzo nobiliare, caserma durante l'occupazione napoleonica e, dal 1579, seminario. È il Venerabile Collegio Inglese, 700 anni di storia in uno straordinario complesso architettonico nel cuore di Roma, che per la prima volta apre le sue porte a visite guidate. Ogni sabato si può entrare nella più antica istituzione inglese al di fuori dell'Inghilterra, dove ammirare prestigiose opere, saloni, cappelle e locali che hanno ospitato cardinali, monarchi, politici e intellettuali, tra cui Thomas Cromwell e John Milton.
    Fu fondato come ospizio per pellegrini inglesi e gallesi nel 1362, con annessa una chiesa dedicata a san Tommaso di Canterbury. Nel 1412, insieme ai pellegrini e agli studenti, prendevano alloggio i diplomatici inglesi e, grazie alle donazioni di Riccardo III, divenne l'Ospizio del Re. Nel 1500, in occasione dell'Anno Santo, fornì alloggio a 750 pellegrini.
    Nel 1579 all'ospizio venne aggiunto un seminario; nel 1654 il Collegio comprò la proprietà adiacente e si trasformò in un palazzo nobiliare. Nel 1798 Napoleone invase Roma e le sue truppe occuparono e saccheggiarono il Collegio e l'ospizio, che caddero in stato di abbandono; dopo la sconfitta dei francesi, avvenuta nel 1818, venne ripristinato solo il Collegio che a metà dell'Ottocento visse una seconda età d'oro.
    Curiosamente, fu grazie al Venerabile Collegio Inglese che il gioco del calcio arrivò a Roma: nel 1892 un gruppo di seminaristi inglesi, allenati dal rettore del Collegio, iniziò a praticare uno sport che nessuno, nella città eterna, ancora conosceva. Oggi il Collegio continua a svolgere la sua funzione, formando ogni anno seminaristi e sacerdoti.
    Il percorso di visita conduce alla chiesa di san Tommaso di Canterbury, interna al Collegio, che ospita un capolavoro di Durante Alberti e un ciclo di 34 dipinti del Pomarancio; la Cappella dei Martiri, affrescata da Andrea Pozzo, e con una pala d'altare di Pier Leone Ghezzi, che raffigura il martirio di San Tommaso da Canterbury. Infine il Refettorio, impreziosito da dipinti e affreschi di Andrea Pozzo. Info: artwonders.it 
   

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