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L'Anima nomade di Clemente al Palazzo delle Esposizioni

Dal 23 novembre la più grande personale dell'artista in Italia

Redazione Ansa

(di Laura Valentini) (ANSA) - ROMA, 21 NOV - L'Anima nomade di Francesco Clemente arriva a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, con una mostra personale che l'artista napoletano di nascita ma cresciuto tra la capitale e l'India e ora di stanza a New York non aveva mai realizzato in Italia per numero e importanza di opere. Era necessario uno spazio specifico per raggruppare le installazioni di Clemente a partire dalle Tents, vere e proprie tende che incarnano lo spirito di un'esistenza errante, realizzate nel 2013 e che ora approdano al piano nobile del Palazzo di via Nazionale nella mostra dal titolo 'Francesco Clemente'. Anima Nomade', aperta al pubblico dal 23 novembre prossimo al 30 marzo del 2025. "Il titolo della mostra non è un caso - spiega il curatore Bartolomeo Pietromarchi - visto che è tutta centrata sull'idea di transitorietà e di impermanenza", suggerita non solo dalle tende ma anche dagli altri due gruppi di opere, dodici Bandiere e un ciclo di dipinti murali, 'Oceano di storie', che si distribuiscono nella rotonda del piano nobile e nelle sette sale che da essa si irradiano senza soluzione di continuità, secondo un ordine non cronologico. Le bandiere triangolari, concepite e realizzate in India, si fronteggiano sospese in alto a simboleggiare un corridoio da attraversare: dipinte da entrambi i lati delineano immagini e volti da una parte e enigmatici aforismi ricamati in oro dall'altra. "Saranno ripiantate da un'altra parte" dice il curatore così come transitori appaiono i wall drawing che evocano il mare creati dall'artista in situ per l'esposizione.
    Una mostra concepita come una grande installazione ma che è anche un'ode alla pittura, arte amata da Clemente. "Questa è una mostra di pittura anche se trasferita in oggetti che sono al contempo rifugi, case, oggetti religiosi" dice l'artista sulle tende dove si entra per ammirarne le pareti dipinte a tempere luminose o cupe che rimandano a mondi immaginari, a simboli, personaggi o a luoghi sacri. "Nelle tende la penombra vi costringe a stare più degli otto secondi che pare siano adesso la soglia massima di attenzione: passati questi spero vi troverete in un luogo dove vi farà piacere vivere", spiega Clemente che afferma di essere sempre stato certo che le tende potevano vivere "nel cuore romano". La mostra è stata promossa dall'Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo. (ANSA).
   

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