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A Roma per il Giubileo sei capolavori della Pinacoteca di Ancona

Nelle sale al pianoterra dei Musei Capitolini

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Una mostra che racconta di una città, Ancona, che con il suo porto fu crocevia di rotte internazionali dal Quindicesimo secolo e del legame tra le culture figurative del Centro Italia: 'Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino.
    Capolavori della Pinacoteca di Ancona' da domani visibile al pubblico nelle sale al pianoterra dei Musei Capitolini espone sei capolavori della Pinacoteca Podesti che arrivano a Roma complice la temporanea chiusura al pubblico per lavori di ammodernamento della Pinacoteca marchigiana. Al centro della mostra la monumentale Pala Gozzi di Tiziano, prima opera del maestro firmata e datata 1520, una delle testimonianze artistiche di maggior prestigio conservata nelle Marche. Regione che, come ricorda Luigi Gallo, curatore della mostra assieme a Ilaria Miarelli Mariani in occasione dell'anteprima, fu una delle grandi passioni del critico d'arte Federico Zeri: qui "ogni luogo nasconde un tesoro" scriveva.
    Il dipinto di Tiziano, come molti altri appartenenti agli enti religiosi soppressi, confluisce dopo l'Unità d'Italia nella neonata Pinacoteca che porta il nome del pittore ottocentesco Francesco Podesti, personalità di spicco della scena artistica tra Roma e Ancona. Ancora di Tiziano la monumentale Crocifissione (1558) che arriva a Roma con gli altri capolavori di carattere religioso in occasione del Giubileo. E, ancora, tra produzione autonoma e influenze venete, ecco la Circoncisione di Olivuccio di Ciccarello (1430 c.); la Madonna con Bambino di Carlo Crivelli (1480 c.); la Pala dell'Alabarda di Lorenzo Lotto (1539 c.). e, a chiusura, l'imponente e ieratica Immacolata di Guercino (1650 c.). Le sei opere raccontano la produzione artistica ma anche la ricchezza della città committente dei maggiori pittori italiani fra Cinquecento e Seicento.
    "La mostra anticipa il programma ricchissimo che la città di Roma realizza per il Giubileo" spiega l'Assessore alla cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio. "In un momento di grande trasformazione della città che comporta qualche fatica, con i centinaia di cantieri aperti" a cominciare da quello per la metro in piazza Venezia ai piedi del Campidoglio e dei musei capitolini "questi momenti di bellezza" messi a disposizione di turisti e romani possono costituire "uno spazio di respiro", è l'auspicio dell'Assessore. (ANSA).
   

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