Riapre il settore occidentale della Domus Aurea, l'immensa e sontuosa dimora dell'imperatore Nerone. Si potranno vedere straordinari ambienti come la Sala della Volta Gialla, dove è riportato il nome di un importante pittore rinascimentale come Pinturicchio, la Sala della Volta delle Civette, reperti e affreschi in via di restauro, che non erano visibili al pubblico da almeno un decennio. Inaugurata, il 13 dicembre, anche l'apertura del nuovo ingresso con un ampliamento del percorso attraverso il portico neroniano che corre lungo tutta la facciata del palazzo e culmina nel complesso della Sala Ottagona. Per l'occasione, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, viene esposta, fino al 9 febbraio 2025, la statua della cosiddetta 'Ninfa con pantera' che richiama il legame con il mondo tolemaico-alessandrino dell'imperatore Nerone.
"Abbiamo portato a compimento la messa in sicurezza con un sistema di protezione delle volte per evitare le infiltrazioni d'acqua che sono il vero problema della Domus Aurea. Sarà possibile avere un'idea di questo settore della domus che si apriva verso lo stagnum Neronis, verso il grande lago che ne era il fulcro. Abbiamo voluto aprire prima della ripulitura delle pareti per consentire al pubblico di assistere al restauro degli affreschi e di sale straordinarie come quella della Volta Gialla e la delle Civette" spiega Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo nella visita di inaugurazione che stupisce e affascina. Del prestito della statua in marmo con effetti di trasparenza del panneggio, il direttore de Gallerie degli Uffizi, Simone Verde, spiega: "È un piccolo progetto virtuoso che dimostra come sia indispensabile fare squadra e dal punto di vista storico ci permette di sottolineare i rapporti di emulazione, di riuso e di reinvenzione del mondo antico che ha caratterizzato tutta la storia del nostro paese fino alla contemporaneità e che quindi si radica da Roma a Firenze e oggi viceversa". Gli ambienti sono resi ancora più suggestivi grazie all'ampliamento del sistema di illuminazione. La reggia di Nerone dobbiamo immaginarla non solo con alle pareti marmi policromi e con le volte affrescate da figure fantastiche e volatili, ma piena di luce. "Gli architetti di Nerone, Severo e Celere avevano fatto uno studio di aperture delle finestre per far filtrare la luce e far brillare le volte che erano rivestite in foglie d'oro, pietre preziose e paste vitree. Erano grandi architetti ma anche grande scenografi. Nerone voleva stupire i suoi ospiti", racconta la direttrice del Parco Archeologico. A partire dal corridoio traianeo dove è esposta ora Ninfa con pantera (animale sacro a Dioniso), si può ripercorrere la storia di questo luogo "che è un vero e proprio palinsesto. Nasce nel periodo neroniano, ma diventa importante nel Rinascimento perché attraverso la scoperta della Domus Aurea Raffaello e tutta la sua bottega creano una nuova moda, cioè le grottesche che vengono discusse in Italia e in tutta Europa", dice Alfonsina Russo.
"Questi ambienti erano interrati tranne le volte. I pittori si sono calati dall'alto, in alcune stanze si vedono i fori creati nel Rinascimento per questo. Hanno ricalcato le pitture delle volte tipiche del periodo neroniano, realizzate da Fabullo, che erano soprattutto animali fantastici. Così è nata quella che poi è diventata una moda, le grottesche". Nel settore occidentale si può vedere una caratteristica serie di riquadri con figure tratte sia dal mondo dionisiaco sia dall'Eneide. Ci sono frammenti della musa Talia e tre reperti di capitelli. Dal 25 dicembre al 9 gennaio 2025 la Domus Aurea sarà aperta tutti i giorni. "Un grande regalo al nostro pubblico per le feste natalizie. Il venerdì sarà possibile seguire la pulitura e il restauro degli affreschi e interagire con i restauratori, si potranno vedere in tempo reale acquisizioni e grandi scoperte e faremo anche dei laboratori" racconta Russo e annuncia un convegno "i primi di febbraio, il 4 e 5, con studiosi anche internazionali". "Vogliamo raccontare le indagini che stiamo portando avanti. La Domus Aurea riserva sempre delle sorprese, abbiamo in mente nuovi progetti". La pulitura di quello che resta delle pareti e delle volte "porterà a nuovi importanti risultati e scoperte, anche delle frequentazioni nel Rinascimento : noi conosciamo Pinturicchio. Ghirlandaio, ma non abbiamo mai trovato Raffaello. Perché? Magari con la ripulitura si potrebbe anche individuare la sua firma e testimoninza. Le scoperte ci saranno sicuramente" dice all'ANSA la direttrice del Parco Archeologico.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it