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Ad Antiqua Genova esposta 'Madonna che legge' del Cambiaso

C'è anche la Sant'Orsola di Valerio Catello

Redazione Ansa

GENOVA - E' un poker di tele di Luca Cambiaso e della sua scuola il protagonista della 33^ edizione di Antiqua - Mostra mercato di arte antica in programma ai Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova fino a domenica 4 febbraio. L'edizione numero 33 della mostra è dedicata all'arte sacra, tema che si riflette in numerosi dipinti esposti dagli antiquari presenti e negli spazi curati da La Galleria Bper Banca, dalla Galleria d'Arte Moderna di Genova e dal Museo Diocesano - Chiostro dei Canonici di San Lorenzo. Due le tele del Cambiaso presenti nello spazio de La Galleria Bper, 'La Madonna che legge, con il Bambino, san Giovannino e santa Elisabetta' e 'Notturno con la Sacra Famiglia, san Giovannino e san Giuseppe', proveniente dalla sua scuola. La terza, quasi speculare della prima, è 'Sacra Famiglia con san Giovannino' caratterizzata da un gestuale invito di Maria al silenzio mentre la quarta è un potente 'San Gerolamo Penitente'. Luca Cambiaso (1527-1585), i cui riferimenti furono Michelangelo, Correggio e Tiziano e gli amici Galeazzo Alessi e G.B.Castello, si affermò a Genova con affreschi e dipinti di soggetto sacro e profano e, a livello europeo, chiamato da Filippo II all'Escorial, considerata la tappa finale del suo percorso artistico.
    Molto amata dai genovesi che in tempi recenti hanno potuto ammirarla in sole due occasioni nella Cappella del Doge a Palazzo Ducale e a Palazzo della Meridiana, è presente il mostra la Sant'Orsola di Valerio Castello, una bellissima tela dove la martire cristiana, figlia di un re di Bretagna, è raffigurata come una giovane austera e sensuale che regge con fierezza il vessillo cristiano della vittoria, proprio quella bandiera che coincide con la bandiera di San Giorgio adottata dalla Repubblica di Genova. Valerio Castello (1624-1659), uno dei più rappresentativi artisti del panorama pittorico genovese, tratteggia la figura con uno stile a cavallo tra un Manierismo imbevuto di suggestioni emiliane e un anticipo di Barocco.
    (ANSA).
   

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