BRESCIA - La Madonna in rosso di Giovanni Bellini e le Storie di Giuseppe ebreo di Gianantonio Guardi, ma anche Bramantino, Callisto Piazza, Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Canaletto, Sebastiano Ricci, Pietro Longhi, Jacopo Palma il Vecchio e Giacomo Ceruti. Apre il 31 marzo il MarteS - Museo d'arte Sorlini di Calvagese della Riviera (frazione di Carzago) nel entroterra del lago di Garda.
Un "assaggio" di questi dipinti fu già protagonista nel 2005 della mostra "Da Bellini a Tiepolo" ospitata al Museo Correr di Venezia, ma ora la collezione, iniziata dal "Signor Luciano" (come veniva chiamato da tutti) per completare gli arredi delle sue residenze - prima fra tutti il palazzo veneziano sul Canal Grande detto "Grimani dall'Albero d'oro" in Campo San Polo - è al gran completo in 14 sale espositive per una superficie complessiva di 1.000 metri quadri. Oltre ai grandi nomi - Tiepolo, Ricci, Guardi, Canaletto, Rosalba Carriera - sono rappresentati i pittori non così noti, ma fondamentali per la comprensione complessiva delle arti figurative della Serenissima. Sorlini sosteneva infatti che con i soldi necessari per un Canaletto mediocre preferiva di gran lunga portarsi a casa capolavori di artisti meno contesi dal mercato, ma certamente più appaganti.
Apre museo MarteS, veneziani e non solo
Frutto collezione di Luciano Sorlini, 14 sale con 180 opere