(di Marzia Apice)
(ANSA) - LODI, 24 SET - Il mondo, con le sue contraddizioni,
arriva a Lodi grazie allo sguardo degli oltre 80 fotografi che
con i loro scatti sono protagonisti della XII edizione del
Festival della Fotografia Etica, in programma nella città
lombarda dal 25 settembre al 24 ottobre. Ben 22 le mostre
allestite, in varie sedi al chiuso e all'aria aperta, e
tantissimi incontri, visite guidate, presentazioni di libri e
attività didattiche per una manifestazione cresciuta anno dopo
anno e ora imponente, che mantiene saldo l'obiettivo di
raccontare ciò che accade vicino e lontano da noi, per poterlo
comprendere, per decifrarne la complessità. "Il nostro è un
festival nato dal basso, che ha l'ambizione di essere un luogo e
un motore di cultura diffusa. Per questo siamo tanto legati al
territorio, e desideriamo che le nostre mostre proseguano il
loro cammino dopo essere state qui. Siamo un travelling
festival, facciamo viaggiare gli autori", racconta all'ANSA il
direttore Alberto Prina che sottolinea quanto quella del 2021
sia "un'edizione di riflessione: negli ultimi due anni sono
accadute molte cose e tutte velocemente, poi il virus ha
accelerato ogni processo". Cuore pulsante del Festival è il
World Report Award, concorso in sei sezioni, due delle quali,
Master e Short Story, vinte da un fotografo italiano, Nicolò
Filippo Rosso, che ha presentato i progetti Exodus (sulla lunga
marcia di rifugiati e migranti dal Venezuela alla Colombia e
dall'America centrale al Messico e agli Stati Uniti) e Consumed
by Grief (con il racconto del ritorno dei corpi di 13 migranti
al loro villaggio natio in Guatemala, dopo essere partiti per il
Texas dove non sono mai arrivati). Tra gli appuntamenti da non
perdere quello con il grande fotografo statunitense Eugene
Richards e la sua mostra inedita in Italia, dedicata alla
trasformazione, sociale e paesaggistica, dell'America profonda
del delta dell'Arkansas, tra storie di povertà, razzismo,
violenza e di uguaglianza ancora non raggiunta. E poi la sezione
Uno Sguardo sul Nuovo Mondo, che propone due percorsi realizzati
in collaborazione con Agence-France Presse: il primo dedicato a
Usa e Siria, con le mostre collettive La democrazia americana
messa alla prova. Una nazione divisa, e Siria: dieci anni di
conflitto; il secondo dell'iraniano Farshid Tighehsaz, con la
sua The New Name of Death sull'impatto del covid in Iran. "Per
fortuna quest'anno possiamo tornare anche ad aprirci agli
incontri", prosegue Prina, "ma noi in realtà siamo riusciti a
esserci anche l'anno scorso, in piena pandemia, portando le
mostre all'esterno e inventando lo Spazio Outdoor. Per noi è
essenziale essere in presenza, online facciamo poche attività,
vogliamo che le persone vengano qui, che guardino le fotografie
e che leggano anche il testo, perché in un'immagine le
didascalie sono fondamentali". E proprio nello Spazio Outdoor ai
Giardini pubblici di Lodi saranno allestite due mostre
particolari, perfette per le famiglie, quella della fotografa
americana Ami Vitale dal titolo A Daring Giraffe Rescue, cronaca
del salvataggio drammatico e pirotecnico di un gruppo di giraffe
di Rothschild dall'isola di Longicharo, un pinnacolo roccioso di
lava nel mezzo del lago Baringo, nel Kenya occidentale, e
Pandemic Pigeons - A Love Story dell'olandese Jasper Doest, che
racconta la vicenda di Ollie e Dollie, una coppia di piccioni
selvatici divenuti "amici" della famiglia del fotografo isolata
in casa durante i mesi del covid. Un imperdibile focus è quello
dedicato a Gino Strada, dal titolo Un ricordo per Gino, presso
il chiostro del Museo Paolo Gorini: "siamo rimasti molto colpiti
dalla sua morte, abbiamo un rapporto stretto che ci lega a
Emergency, con cui abbiamo collaborato in questi anni", afferma
il direttore, "dopo quello che è accaduto in Afghanistan,
abbiamo pensato di affrontare questi due temi insieme,
riproponendo la mostra di Giulio Piscitelli sugli ospedali di
Emergency a Kabul e Lashkar Gah, oltre a organizzare una
raccolta fondi a favore dell'associazione". Accanto alla novità
dello Spazio Freedom, con i lavori di Fiorella Baldisserri e
Lorenzo Pesce in mostra nel vicino Comune di Montanaso Lombardo,
il Festival accoglierà anche una tappa di Reset di Sistema
Festival Fotografia, di cui fa parte assieme ai principali
festival di fotografia nazionali, con tre mostre a Palazzo
Modignani: si tratta di (UN)Vaxxed di Francesco Andreoli,
foto-inchiesta iniziata a dicembre 2019 sul tema delle
vaccinazioni; Questa terra è la mia terra, con i fotografi
Jean-Marc Caimi e Valentina Piccini che raccontano l'epidemia
della Xylella Fastidiosa in Salento; e infine La terra dei buchi
di Mattia Marzorati, dedicata all'inquinamento prodotto da
industrie, discariche e cave nella zona del bresciano. (ANSA).
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