La più grande esposizione mai dedicata in Italia a Oliviero Toscani apre domani, venerdì 24 giugno, nelle sale del Palazzo Reale di Milano. 'Oliviero Toscani. Professione fotografo', il suo titolo, è un omaggio agli 80 anni, compiuti lo scorso 28 febbraio, del maestro. La mostra - promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia e curata da Nicolas Ballario - propone ottocento scatti di Toscani e presenta al pubblico tratti iconici del suo lavoro e opere meno conosciute. Dai lavori realizzati dai primi anni '60 fino a oggi: esposte immagini e campagne pubblicitarie che lo hanno reso noto in tutto il mondo, nonostante la mancanza di alcun logo commerciale, perché da sempre la sua caratteristica è quella di usare il mezzo pubblicitario senza mostrare il prodotto, rendendo quindi la sua fotografia applicabile alla comunicazione di qualunque brand. "Questa mostra ci restituisce la capacità di Toscani di fermare in un fotogramma la storia - commenta l'assessore comunale alla Cultura, Tommaso Sacchi -. È un omaggio che la città di Milano ha voluto fare a una delle sue personalità più importanti, dovevamo riconoscergli un lavoro lungo 80 anni". "La fotografia è la memoria storica dell'umanità", sostiene Toscani, che definisce "fake news" la Bibbia e il Vangelo e promuove Chiara Ferragni a "fotografa più importante del momento". "Non sa fotografare, questo non importa - sostiene a proposito della influencer - ma sta usando la fotografia nel modo più moderno. La sua fotografia è una memoria storica". Tra gli 800 scatti di Oliviero Toscani in mostra, il famoso manifesto JesusJeans 'Chi mi ama mi segua', 'Bacio tra prete e suora' del 1992, i 'Tre Cuori White/Black/Yellow' del 1996, 'No-Anorexia' del 2007 e moltissime altre. Ci sono anche le immagini realizzate per la moda, da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci, e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo, oltre a decine di ritratti di personalità che hanno "cambiato il mondo", come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni '70 in poi. Priva di sezioni, o di un ordine cronologico, l'esposizione è un flusso di immagini che mostra l'impegno di Toscani nel mondo della moda, del reportage, dell'advertising, della cultura, della ritrattistica, della sperimentazione insieme a copie originali del giornale Colors Magazine fondato e diretto da Toscani, oltre a tanti video che lo hanno visto regista.
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