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'Out of order', la prima personale italiana di John Sanborn

Al Meet di Milano, indaga temi di genere nel mese del Pride

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 04 GIU - Apre domani al Meet di Milano, nel mese e nel centro milanese del Pride, 'Out of order', la prima personale italiana di John Sanborn, 70enne artista americano protagonista del panorama video-artistico degli anni 70 e 80 e attualmente impegnato nella scena dell'arte digitale. Un mix di linguaggi per una mostra che riflette sul concetto di genere, curata da Maria Grazia Mattei, fondatrice e presidente di Meet.
    Il percorso espositivo, progettato da Migliore+Servetto anche nel ruolo di Creative Advisor, si snoda tra installazioni multimediali che abbracciano oltre quattro decenni di esplorazione di suoni, musica, media interattivi, video e opere d'arte che affrontano questioni di identità - anche di genere -, verità culturale, memoria e mitologie. Nella sala immersiva, l'opera site specific V+M apre alle problematiche sociali legate alla queerness, alla fluidità di genere e agli equivoci che possono generare rabbia, repressione ed esclusione. Qui Venere e Marte (da cui il titolo V+M appunto, ossia Venus plus Mars), riletti in chiave contemporanea, sembrano improvvisare una danza e interrogare i visitatori sulla questione di genere.
    Ai video visibili all'interno di monitor a tubo catodico, che presentano una cronistoria degli Anni 70 e 80, si affiancano le opere: Body Quartets e Mind Quartets, installazioni video concepite per raccontare uno stato di trasformazione del nostro Io; Out of Chaos, con una sequenza randomica di oltre 60 storie esplorate con la realtà aumentata; Mythic Status, composta da quattro ritratti - video e sound portrait - di altrettanti personaggi (Apollo, Atalanta, Nyx ed Hercules).
    Come sottolinea lo stesso John Sanborn, che il 18 giugno sarà a Meet come ospite della rassegna Meet the Media Guru: "Out of Order fornisce scenari artistici "anarchici" che attivano domande che dobbiamo affrontare, accogliendo lo spettatore a partecipare. Non sempre per risolvere i nostri problemi, ma per affrontare la nostra condizione, comprenderla e chiedere di fare qualcosa per cambiare, a partire da noi stessi". (ANSA).
   

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