(ANSA) - MILANO, 12 SET - Apre domani al Mudec di Milano la
mostra Guaymallén dell'artista argentina La Chola Poblete,
vincitrice nel 2023 del premio internazionale "Deutsche Bank
Artist of the Year", e di recente premiata con una menzione
speciale alla 60a Biennale di Venezia.
Artista, performer e attivista per i diritti Lgbtq+, nel suo
lavoro La Chola Poblete (1989) esamina in modo critico le
conseguenze del colonialismo e della supremazia bianca nel suo
Paese, l'Argentina.
A questi temi si associa una riflessione più ampia che riguarda
la posizione dell'artista nel mondo dell'arte in relazione alla
sua identità e il ruolo delle istituzioni occidentali nel
determinare i canoni di ciò che viene chiamato "arte".
Con il progetto Guaymallén l'artista in particolare rende
omaggio alle sue origini indigene e all'identità queer.
Per l'esposizione milanese ha progettato uno spazio che si
riferisce allo stile architettonico del barocco andino,
ridisegnando gli ambienti di Mudec Photo come una "cattedrale
del disegno" contemporanea, composto da stanze simili alle
navate laterali di una chiesa. Un ambiente immersivo popolato da
motivi e simboli religiosi, politici, erotici, pop-culturali e
indigeni, tra storie di salvezza, vergini, martiri e antiche
dee. La mostra presenta una serie di opere inedite realizzate
cuocendo in forno sculture in pasta di pane, realizzate nel
Panificio Davide Longoni, tra cui Maria & papas lays (Maria &
patatine fritte) una figura ibrida che mescola cattolicesimo,
spiritualità indigena e ideologia queer. Il percorso espositivo
include inoltre una nuova serie di tre lavori fotografici in cui
La Chola interpreta il personaggio principale, ispirandosi da
una parte alle figure della mitologia, come ad esempio la lupa
capitolina nell'opera La Loba (The She-Wolf), e dall'altra parte
all'iconografia cristiana, come ne La Virgen de la leche
(Madonna Lactans), che nutre con il suo latte un mormone, fino a
una situazione estrema - rappresentata su una T-shirt - dove la
stessa La Chola viene scuoiata. (ANSA).
La Chola Poblete al Mudec tra origini indigene e queer
Apre domani 'Guaymallén', anche sculture in pasta di pane