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'Omaggio alla cappella Portinari' alla Basilica di S.Eustorgio

Riccardo Invernizzi tra storia dell'arte e spiritualità

Redazione Ansa

È un invito a vedere, a immergersi in un contesto rinascimentale che "si concede soltanto ai pochi felici", come direbbe Stendhal, "che ne hanno subito il fascino", la mostra "Omaggio alla Cappella Portinari-Rinaldo Invernizzi: Tra storia dell'arte e spiritualità". Ospitata dal 18 settembre al 13 novembre in quello "scrigno nello scrigno" che è la Cappella inserita nel contesto architettonico della Basilica di Sant'Eustorgio, a Milano. La mostra - sottolineano gli organizzatori - invita a immergersi con stupore e meraviglia in un dialogo serrato tra passato e presente, tra spettri e permanenze, guidati dall'occhio e dalla tensione spirituale di un artista di oggi.
    Rinaldo Invernizzi presenta infatti un potente ciclo di dipinti ispirati ai motivi architettonici della Cappella Portinari e in particolare al ciclo di affreschi con le Storie di San Pietro Martire, realizzati dal genio di Vincenzo Foppa intorno al 1460. Sono i miracoli compiuti dal Santo ad avere ispirato questo omaggio colto e meditato di Invernizzi, il quale si rivolge all'iconografia e all'architettura del Rinascimento Lombardo, ma anche ai valori spirituali che esse veicolano.
    La rassegna rappresenta un'occasione per conoscere da vicino la Cappella Portinari e per riviverla alla luce di temi e problemi che l'arte sa rendere universali e che coinvolgono l'attualità (dall'inganno all'idolatria, dalla fede al martirio, dalla compassione alla cura). Il progetto è a cura di Martina Mazzotta e Mara Hofmann e si avvale del Patrocinio della Fondazione Barovier&Toso. Un catalogo bilingue (italiano e inglese), a cura di Martina Mazzotta e Mara Hofmann, contiene un saggio storico di Roberto Longhi e viene pubblicato per l'occasione da 24 Ore Cultura.
    "In alcuni dei miei lavori - spiega Invernizzi - ho ripreso fedelmente il disegno di Foppa perché volevo ci fosse un chiaro riferimento ma ho cercato di aggiungere sempre un aspetto di contemporaneità." Gli affreschi narrano le storie di San Pietro Martire, le cui spoglie riposano al centro della Cappella, nella fastosa Arca finemente scolpita nel marmo di Carrara da Giovanni di Balduccio da Pisa spostata nella Cappella solo nel Settecento. 
   

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