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Dopo il restauro riapre a Milano la Fondazione Adolfo Pini

Esposti 40 quadri di Renzo Bongiovanni Radice, arredi originali

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 29 GEN - A Milano rinasce un luogo della cultura, una vera e propria casa museo. Dopo due anni di restauro, riqualificazione e ammodernamento, la Fondazione Adolfo Pini riapre al pubblico con un percorso espositivo completamente rinnovato. Nelle sale dello storico stabile di corso Garibaldi 2 sono esposti i quadri restaurati dell'artista milanese Renzo Bongiovanni Radice - nato a Milano 10 settembre 1899 e qui morto il 22 febbraio 1970 - accanto a testimonianze della storia personale del nipote, Adolfo Pini, docente di fisiologia e uomo di scienza, a cui ha lasciato tutta la sua eredità e il suo patrimonio artistico. La Fondazione è nata nel 1991 con l'obiettivo di promuovere e conservare l'eredità artistica dello zio.
    "La riapertura della Fondazione Adolfo Pini rappresenta un'importante occasione per Milano e il suo sistema culturale" secondo l'assessore milanese alla Cultura Tommaso Sacchi.
    Insieme al nuovo allestimento delle sale alla Fondazione Adolfo Pini si può ammirare anche, con ingresso gratuito su prenotazione a partire da domani, l'arredamento originario di questa storica dimora milanese. Dipinti, stampe, porcellane, candelabri, maioliche, orologi, tappeti e arredi, tutti restaurati, si susseguono, sala dopo sala, e valorizzano i quaranta quadri esposti, realizzati nell'arco di cinquant'anni nel percorso di visita della nuova esposizione permanente.
    L'allestimento della casa-studio si apre con i primi lavori di Renzo Bongiovanni Radice, esplorando i suoi esordi agli inizi del Novecento, per proseguire nella sala dedicata ai paesaggi, soggetto centrale nella sua produzione. Al centro dell'allestimento, il grande salone celebra Parigi, città amata e punto di svolta nella sua carriera.
    Uno spazio intimo è pensato per lo studio, a cui segue la sala dedicata ai rami: trame di alberi e intrecci naturali.
    "Ogni sala invita il visitatore a immergersi nel mondo di Bongiovanni Radice, offrendo una lettura ricca di suggestioni che intrecciano arte, memoria e paesaggio", racconta Silvia Bolamperti, responsabile Dipartimento Cultura di Fondazione Adolfo Pini. Nuovi spazi espositivi, secondo quanto proposto dal consiglio di amministrazione della Fondazione, saranno aperti anche al piano terra, dedicati agli artisti contemporanei.
    (ANSA).
   

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