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Lambertucci, l'architetto-artigiano in mostra a Montecassiano

Protagonista Moderna Architettura ma refrattario al protagonismo

Redazione Ansa

MONTECASSIANO (MACERATA) - Un architetto-artigiano, di grande visione progettuale, ma refrattario al protagonismo. Proprio come le Marche, la sua terra d'origine, da cui ha tratto parte della sua ispirazione.

    Alfredo Lambertucci, uno dei protagonisti della Moderna Architettura del Novecento, viene ricordato a vent'anni dalla scomparsa in una mostra allestita a Montecassiano (Macerata) dall'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Macerata, in collaborazione con il Comune di Montecassiano e il Circolo Angelita Scaramucci.

    "Le Marche di Alfredo Lambertucci, Legami di Architettura" resta aperta fino al 4 dicembre nella Chiesa di San Marco. E' una mostra incentrata in particolare sulle opere che l'architetto realizzò nella sua regione. Nato a Montecassiano il 19 marzo del 1928, Lambertucci studiò a Roma, all'Accademia di Belle Arti, poi alla facoltà di Architettura della Sapienza, dove si laureò nel 1953. All'attività professionale ha sempre affiancato la ricerca universitaria, e da ultimo l'insegnamento di Composizione architettonica alla Sapienza.

    L'attività di Lambertucci si è dipanata in un dialogo stretto con il contesto, le esigenze concrete del luogo, dunque il paesaggio collinare marchigiano, e allo stesso tempo sostenuta da una ricerca minuziosa legata ai materiali. Il focus della mostra è sui cinque lavori realizzati nelle Marche: il Palazzo della giustizia di Macerata, il complesso parrocchiale di Consalvi, l'Itis "Enrico Mattei" di Recanati, la Scuola elementare Castelnuovo, sempre a Recanati, e la casa del pittore Wladimiro Tulli a Civitanova Marche. Ma al pubblico più vasto Lambertucci è noto per i progetti dell'Istituto di Farmacologia nella Città Universitaria di Roma, la sede della Laterza a Bari, e il complesso residenziale di Vigne Nuove a Roma, una notevole novità per l'epoca.
   

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