ANCONA - Se dici Ancona, dici Traiano. Non si può non pensare alla figura di questo imperatore romano, che regnò dal 98 al 117, senza riflettere su quanto ha fatto qui, a cominciare proprio dall'Arco a lui dedicato, all'interno del porto.
Un appuntamento organizzato dall'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, dal Comune e da Ti Ci Porto che collegherà in modo simbolico Ancona e Civitavecchia, la città-porto di Roma che ricorderà anch'essa Traiano con alcune iniziative. "La nostra città è così ricca di storia che, ogni giorno, ci permette di vivere a contatto con tutto quello che di bello e unico è stato costruito nel passato - afferma il presidente dell'Adsp, Rodolfo Giampieri -. A noi, oggi, spetta il compito di valorizzare al meglio quanto ci è stato lasciato, di farlo conoscere, di viverlo con passione e rispetto". "Traiano - seguita Giampieri - ha tracciato un segno indelebile ad Ancona, con una visione che ne ha condizionato e favorito l'identità di porta d'Oriente. Il Porto Antico, con la sua bellezza e la sua struttura, con le sue regole di sviluppo del porto nel suo complesso, ci rimanda questo vissuto importante e ci proietta nel futuro". "Traiano è uno dei simboli di Ancona - dice l'assessore alla Cultura del Comune di Ancona, Paolo Marasca -, grazie a uno dei più eleganti archi imperiali romani ammirabili, e al segno tangibile del ruolo della città e del suo porto oggi testimoniato da vestigia che, con Autorità portuale e Soprintendenza, stiamo recuperando con l'obiettivo di valorizzare. Traiano fu un uomo di confine, un cittadino-imperatore, dall'affascinante storia umana".
Ad Ancona sulle tracce di Traiano
Incontro a 1900 anni morte,ideale collegamento con Civitavecchia