Regioni

Pesaro, le attrattive rossiniane 2024 oltre il festival

Il balcone, il museo, la natura e la cucina evocate a Berlino

Redazione Ansa

(di Rodolfo Calò) (ANSA) - BERLINO, 04 DIC - Il Festival rossiniano di Pesaro è opera lirica, certo. Ma l'anno prossimo sarà anche un traino per godersi tanto altro come l'atmosfera creata dai "concerti dal balcone" e inglobata in tanta natura nella sua interazione con la cultura moderna. E poi, trattandosi di un gourmand come Gioachino Rossini, tanti piatti e sapori a cominciare da filetti, mortadelle e dai celeberrimi tartufi. È quanto la presentazione a Berlino della 45/a Edizione del Rossini Opera Festival (Rof) ha offerto a un selezionato pubblico all'ambasciata d'Italia in Germania. "Il nostro invito è quello di venire ad ascoltare la musica di Rossini, ma anche di venire a Pesaro per cogliere la vera atmosfera rossiniana, visitando la terra in cui questo genio sviluppò la propria creatività", ha detto nei giorni scorsi il vicesindaco di Pesaro e presidente del Rof, Daniele Vimini.
    "Potrete guardare il balcone della sua casa assistendo a concerti speciali che faremo ogni settimana", ha aggiunto Vimini - che è pure assessore alla Bellezza - riferendosi ai "Concerti dal balcone" della casa natale di Rossini tenuti dai cantanti dell'Accademia Rossiniana. I mini-spettacoli di circa 20 minuti hanno un pubblico affezionato ma spesso colgono di sorpresa - e affascinano - passanti e turisti. Come è stato sottolineato durante la presentazione berlinese ospitata dall'ambasciatore Armando Varricchio, nel marzo scorso Pesaro è stata proclamata Capitale italiana della cultura 2024.
    Sarà un "viaggio condiviso con la provincia come territorio policentrico sul tema 'La natura della cultura', ideato per esprimere la volontà di esplorare tutte le interazioni tra arte, natura e tecnologia", viene sottolineato nel sito del Comune annunciando che il programma è articolato in 45 progetti coinvolgendo i 50 comuni della provincia. "Potrete visitare il Museo Nazionale Rossini, l'unico al mondo dedicato alla figura del compositore pesarese", ha detto poi Vimini riferendosi implicitamente all'esposizione permanente sul "mondo rossiniano, raccontato come un'opera lirica, metafora musicale della sua intensa vita", come sintetizza il sito del Museo stesso. Un percorso "scandito in dieci sale, che segue le tappe biografiche del compositore e la sconfinata produzione operistica della sua carriera, ambientate di volta in volta nel contesto storico, tra luoghi e personaggi (parenti, maestri, impresari, cantanti, musicisti, politici, regnanti)". "Sempre nella sua casa natale", è possibile "fare una degustazione audio-guidata nella quale è la voce di Stendhal, grande biografo di Rossini, ad accompagnare i visitatori, tra una mortadella e un patè, alla scoperta della concezione della sua celebre 'Joie de vivre'", ha detto l'assessore all'ANSA. "Una grande esperienza", ha sottolineato in pubblico il presidente del Rof equiparandola a "quella relativa al cibo: Rossini non era un grande chef, come qualcuno dice, ma era un vero gourmand che conosceva tutti gli ingredienti e i segreti della cucina d'Italia e di altre parti d'Europa". Comunemente a questo proposito si ricordano i filetti ("tournedos") che portano il suo nome, ma anche tacchino e cannelloni e soprattutto i tartufi, ben presenti nel buffet offerto ieri sera agli ospiti della presentazione. Rossini a parte, Acqualagna - proprio in provincia di Pesaro e Urbino - è famosa nel mondo come Capitale del "Tartufo fresco tutto l'anno" e "crocevia mondiale" di produzione, commercio e degustazione di questa prelibatezza. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it