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Tre nuovi murales ad Ascoli Piceno con progetto di arte urbana

Conclusa iniziativa 'Arte Pubblica. Generazioni interconnesse"

Redazione Ansa

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 23 APR - Il patrimonio artistico a cielo aperto di Ascoli Piceno cresce e si arricchisce di tre nuove opere murali, grazie al progetto "Arte Pubblica.
    Generazioni interconnesse", promosso dal Comune in partenariato con l'Università di Camerino e Uteap (Università della Terza Età di Ascoli Piceno) e la Fondazione Ascoli Cultura, che si avvale dell'Associazione Culturale Defloyd per la messa a terra delle azioni progettuali. Sono complessivamente 18 le opere all'interno dei confini cittadini, un vero e proprio 'museo senza biglietto'.
    Degli ultimi tre il primo intervento ad aver preso forma è "Il nostro disegno. La mappa del Tesoro di Poggio", realizzato dall'artista novarese UfoCinque presso la scuola dell'infanzia Marcucci a Poggio di Bretta. Un'opera pittorica che si rifà alla cartografia medievale dove l'artista ha scelto di rappresentare un luogo immaginifico, una mappa del tesoro, traendo ispirazione dai disegni dei bambini della scuola, con cui ha lavorato a stretto gomito. Simboli, numeri e lettere diventano indizi per una vera a propria caccia al tesoro.
    Gli altri due interventi coinvolgono rispettivamente il quartiere di Porta Cappuccina e quello di Campo Parignano.
    È dell'artista torinese Vesod, figlio d'arte del pittore surrealista Dovilo Brero, l'opera "P_k0" realizzata sulla parete dell'edificio di via Zandonai 1 che guarda la circonvallazione nord, strada di raccordo ad alto scorrimento: ispirato dalla leggenda di Pico e Pomona, l'artista consacra l'amore indissolubile tra i due dopo la metamorfosi di lui in un Picchio che scolpisce l'amata in un tronco d'albero.
    Per il terzo intervento è stato coinvolto lo spagnolo Taquen che ha dato vita all'opera "Occhi verde oliva", nata dalla residenza artistica e gli scambi ravvicinati dell'artista con il territorio, i suoi stakeholder, le sue storie e le sue eccellenze, i suoi elementi identitari. Colori tenui, tratti soavi e uno sguardo che arriva al cuore per l'opera che unisce i tanti significati dell'oliva, dal valore enorme e rappresentativo del territorio ascolano al richiamo alla pace. È possibile ammirarla sulla rotonda dell'ex-Gil, sempre restando sulla Circonvallazione Nord, in continuità con il murale di Vesod.
    Ogni opera ha portato con sé workshop e laboratori diversificati per interlocutori e fasce di età: 23 alunni hanno preso parte al laboratorio per la la scuola primaria dell'Istituto Comprensivo "Don Luigi Giussani", dove l'artista UfoCinque ha introdotto i più piccoli alla street art. Ventinove tra studenti e ragazzi hanno partecipato al workshop aperto da Vesod che ha raccontato il suo percorso, la sua arte e le sue opere concentrando l'attenzione sull'esperienza dell'arte di strada e sul lavoro per l'elaborazione dell'idea grafica del bozzetto in collaborazione con l'artista. Infine sono stati 19 i partecipanti al laboratorio riservato agli iscritti di Unicam e Uteap, dove Taquen si è confrontato con loro sull'idea progettuale e del bozzetto, in modalità cooperativa.
    Il progetto è stato sostenuto da due finanziamenti: il Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate della presidenza del Consiglio dei ministri e il bando per il sostegno all'arte contemporanea emanato dalla Regione Marche. (ANSA).
   

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